Eternit, chiusa inchiesta bis per omicidio volontario. Cassazione: “Processo non per i morti”

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La rabbia, e le lacrime, dei parenti delle vittime dell’amianto, il lutto cittadino a Casale Monferrato, le polemiche politiche sulla prescrizione e l’inchiesta bis della Procura di Torino, che indaga per omicidio volontario su 256 morti. Il giorno dopo la sentenza della Cassazione, che ha annullato la condanna a 18 anni del magnate elvetico Stephan Schmidheiny, il caso Eternit continua a far discutere. E a scuotere dalle fondamenta l’intero sistema giudiziario italiano. Per i giudici dell’Alta Corte, il processo Eternit si è occupato solo delle questioni ambientali. Un disastro accertato dai giudici, che si sono però dovuti arrendere davanti alla prescrizione, iniziata con la chiusura degli stabilimenti del gruppo nel 1986.

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