Sabato 31 gennaio in 1750 piazze d’Italia Jre Italia e Airc per le arance della salute

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Sabato le piazze d’Italia si colorano di arancione ed hanno il sapore dei piatti dei JRE Italia. Torna infatti AIRC (Associazione Italiana Ricerca Cancro) con i suoi succosi agrumi da spremere per raccogliere fondi destinati alla ricerca. E quest’anno lo fa con un partner d’eccezione, i JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe) italiani che entreranno nelle nostre cucine guidandoci alla scoperta di golose ricette d’autore accessibili e scaricabili dal sito www.jre.it.
Dunque anche i giovani, ma già famosi chef, si schierano contro il cancro mettendo al servizio di questa battaglia la loro creatività. Tra i toscani Marco Stabile del fiorentino “Ora d’Aria” che utilizza le arance per un piatto goloso tutto vegetariano a base di rape rosse, erbe aromatiche e ovviamente l’agrume protagonista della giornata. Insieme a Stabile fanno parte dei JRE anche i toscani Cristiano Tomei (L’Imbuto, Lucca) e Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati, Firenze).
Sabato dunque, in 1750 piazze italiane saranno distribuiti 559mila kg di arance. In cambio di 9 euro, ci porteremo a casa una reticella da 2,5 kg ma anche sane e gustose ricette a base di arance per mettere in pratica i consigli degli esperti.
Sarà facile contribuire alla ricerca perché sono decine e decine le piazze in Toscana ad ospitare i gazebo Airc. Segno che il cuore dei discendenti di Dante batte forte. Ecco gli indirizzi in zona: Chiessi, Marina di Campo (p.zza della Conad e p.zza della Coop), Pomonte (p.zza di Pomonte), Seccheto (chiesa Stella Maris), Piombino (Coop via Gori, Coop p.zza Berlinguer). Per indicazioni più precise: www.arancedellasalute.it/trova-la-piazza.
Perché l’arancia rossa? Simbolo dell’alimentazione sana e protettiva, è stata scelta da AIRC per le sue proprietà, contiene infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Inoltre le “Arance della Salute” sono tutte di origine italiana, coltivate in Sicilia, Calabria e Sardegna.

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