“Guitar Solo di Nicola Puglielli (Terre Sommerse, 2021)”

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Guitar solo è il primo album solistico della sua carriera da chitarrista e compositore, uscito ad ottobre per l’etichetta Terre Sommerse. Un’esperienza nuova per il jazzista romano che dimostra che la sua mano destra e quella sinistra possono trasformarsi in un orchestra. Ma soprattutto un viaggio con corde in mondi musicali diversi. Puglielli non teme escursioni fuori dal jazz e sperimenta nuovi suoni e ritmi.

Sul CD mette insieme proprie composizioni (come Non scordar la memoria, dedicato al sassofonista e amico Massimo Urbani e In the Middle dall’onomino album), ballate (The Ballad of the Fallen, brano per uno studente ucciso in Salvador che da il titolo ad un disco della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley), ritmi di strumenti africani (come il Berimbau che accompagna la Capoeira brasiliana: una sintesi di lotta contro i schiavisti, acrobazia e musica), la messa in musica di un nome composto da note (Mi-c-h-a-e-la) e la versione jazz di un’aria di un’opera di Giuseppe Verdi (Stride la vampa). Questo brano è estratto dall’album “I Trovatori” (anche questo prodotto da Terre Sommerse), un raffinato esperimento di elaborazione dell’opera di Verdi in versione gypsy jazz, eseguita in quintetto.

Con Guitar Solo, invece, Puglielli presenta 14 brani molto diversi fra di loro, un mix perfetto per un’ora di piacevole ascolto, non solo per gli appassionati di chitarra. Ci convivono – come in tutto il percorso musicale del artista – previsto e imprevisto, stabilito e improvvisato, acustico ed elettrico, tecnica classica e jazz. Tutto l’album dimostra una riflettuta progettualità ma anche una sensibile tecnica che lascia sempre spazio a sorprese. Il carattere dei brani si rivela nelle improvvisazioni dello strumentista, sempre curioso di esplorare nuovi emozioni musicali.

Le foto della copertina sono state scattate nella verde Valle della Caffarella che fa parte del grande Parco dell’Appia Antica nella parte sud di Roma. Un parco unico, una terra emersa dall’immondizia e dall’abbandono alla quale Nicola Puglielli è strettamente legato e dove spesso va a camminare e suonare – lontano dal traffico e dai rumori della città. Non esiste miglior luogo per una chitarra sola. (In allegato un articolo sul Parco della Caffarella per chi volesse seguire il tema o forse intervistare il musicista durante una passeggiata al parco)

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