Minori Profitti, Accesa Competizione e Guerra dei Prezzi nei Mercati delle Energie Pulite

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Dopo una fine d’anno difficile, il 2009 sembra promettere bene per le energie rinnovabili. Tuttavia, le aziende si troveranno a dover affrontare alcune sfide. Nell’attuale clima economico, il settore si dovra’ adattare a quei fattori che giocano un nuovo ruolo nell’economia mondiale, quali le scarse risorse finanziarie, gli alti tassi di interesse e una fiducia sempre piu’ scarsa da parte degli investitori. Le imprese dovranno anche combattere i problemi associati a profitti in calo, crescente competizione e persino guerra dei prezzi in alcuni settori dell’energia verde. Ci sono, pero’, alcuni fattori positivi che influenzeranno il mercato, quali i minori costi delle materie prime e dei macchinari. In questo senso, anche valutazioni del costo dei progetti sono di nuovo a livelli accettabili, rendendo quindi il 2009 l’anno giusto per investire o acquistare. Si prevede, pertanto, che, passata la tempesta, il mercato sara’ di nuovo in crescita.

“Il 2008 era cominciato nel migliore dei modi per l’industria dell’energia rinnovabile. Gli investimenti totali nella prima meta’ del 2008 erano agli stessi livelli del 2007, anno record per l’industria – spiega Alina Bakhareva, Research Manager per il Green Energy di Frost & Sullivan –. Nella seconda meta’ del 2008, pero’, l’impatto della recessione con il crollo dei mercati azionari e la scomparsa dei fondi capitali ha colpito anche questo settore”.

E nonostante le preoccupazioni di alcune parti che possa ripetersi quello che successe negli Anni 70 e 80, quando l’investimento nelle energie rinnovabili crollo’ a seguito della caduta nei prezzi del petrolio, e’ difficile credere che questi eventi possano ripetersi. “Questo perche’ – continua l’esperta di Frost & Sullivan – innanzitutto i prezzi del petrolio non rimarranno ai livelli del 1990 per un periodo di tempo cosi’ prolungato. Al contrario, questi potrebbero aumentare sulla spinta dei costi crescenti nella esplorazione e produzione a seguito della maggior domanda da parte dei Paesi in via di sviluppo. Una seconda ragione e’ che il mercato delle energie rinnovabili e’ molto piu’ maturo di quanto lo fosse trent’anni fa e offre oggi un prodotto a costi simili a quelli delle energie convenzionali. Per finire, bisogna sottolineare il fatto che l’energia rinnovabile e’ uno strumento indispensabile nella riduzione delle emissioni di biossido di carbonio, e molti governi a l
ivello mondiale hanno riaffermato il loro supporto a quest’industria nonostante il periodo difficile”.

L’energia rinnovabile offre una soluzione ai problemi energetici sia delle nazioni piu’ avanzate sia di quelle in via di sviluppo. C’e’ oggi, infatti, una maggiore accettazione e una crescente domanda di energia rinnovabile nei Paesi in via di sviluppo grazie alla capacita’ che questa forma energetica ha di alleviare i problemi del settore connessi alla mancanza di energia e alla carente qualita’ e copertura della rete. Le nazioni piu’ avanzate, per le quali la disponibilita’ di energia non e’ un problema, potrebbero pero’ trovarsi di fronte a buchi energetici dovuti alla dismissione degli impianti nucleari e a carbone esistenti, a meno che questi non vengano prontamente sostituiti.

Bisogna, pero’, rilevare che nonostante il supporto sia a livello legislativo sia a livello politico, che consentira’ al settore delle energie rinnovabili di rimanere comunque a galla, alcuni operatori di mercato saranno colpiti piu’ duramente di altri e alcune imprese saranno acquisite o addirittura scompariranno. Le aziende piu’ vulnerabili sono quelle piu’ piccole o con problemi finanziari, incapaci di far fronte ai pagamenti del debito o di trovare fonti di rifinanziamento, quelle societa’ che usano tecnologie ancora in fase di sviluppo. Sono inoltre a rischio i fornitori di equipaggiamenti concentrati soltanto su una certa area geografica o un solo gruppo di clienti e che offrono prodotti non differenziati nel mercato. Per finire, avranno vita dura anche i nuovi fornitori di materie prime con prezzi troppo elevati.

Dall’altro lato, pero’, altri operatori potranno trarre vantaggio da questo periodo di crisi che potra’ rappresentare un’opportunita’ di crescita. Queste aziende useranno la recessione per eliminare difficolta’ di tipo tecnico o operativo e saranno quindi capaci di entrare in una nuova fase di crescita molto meglio equipaggiati. Pensiamo, per esempio, agli Original Equipment Manufacturers (OEMs), cioe’ ai produttori di soluzioni ed equipaggiamenti unici, con una offerta totale di mercato, focalizzata soprattutto alle centrali rinnovabili gia’ in esistenza, a societa’ tecnologiche che offrono soluzioni incentrate sullo sviluppo delle efficienze, a OEMs che sviluppano o adottano gli avanzamenti tecnologici, o a societa’ di sviluppo di progetti che non hanno problemi di cassa.

Per coloro che fossero interessati a un’analisi del mercato delle energie rinnovabili si prega di inviare una mail a Chiara Carella, Corporate Communications al seguente indirizzo chiara.carella@frost.com

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