Assomineraria: “Nessuna correlazione tra terremoto ed attività petrolifere”

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Roma – Assomineraria, l’Associazione Mineraria Italiana per l’Industria Mineraria e Petrolifera, fondata nel 1917 parte integrante del sistema Confindustria è intervenuta stamani in merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa e in trasmissioni televisive negli ultimi giorni che imputerebbero alle attività petrolifere di essere una delle cause del grave evento sismico di questi giorni in Emilia Romagna.

Assomineraria ritiene che l’argomento debba essere affrontato con il massimo rigore scientifico per evitare facili speculazioni e argomentazioni pretestuose che non solo non danno una spiegazione di quanto accaduto, ma procurano allarme sociale e provocano ancora più sconcerto tra coloro che sono stati colpiti dagli eventi.

“Proprio per dare un contributo alla comprensione di quanto accaduto – ha scritto Assomineraria – Assomineraria pubblica una nota del Prof. Carlo Doglioni, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma, che, insieme a quello di Bologna, rappresenta il polo scientifico che più da vicino ha studiato per molti anni le relazioni tra attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel territorio emiliano.

Nella nota (http://www.assomineraria.org/news/attach/doglioni060612.pdf), si esclude qualsiasi correlazione tra il fenomeno sismico avvenuto in Emilia e le attività legate alla ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi.

“Inoltre, – conclude la nota – per completezza di informazione, Assomineraria ritiene importante aggiungere che nella zona colpita dal sisma, o in qualsiasi altra zona d’Italia, non sono mai state eseguite attività di “fracking” mirate alla produzione di “shale gas”.

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2 Commenti

  1. Sono uno studente di Geologia dell’Università di Pisa, Dopo gli ultimi eventi sismici dell’Emilia Romagna sono saltate fuori le teorie più disparate (e disperate) sulla causa di questi terremoti. La spiegazione del prof Doglioni mi sembra chiara: l’Italia è sismicamente attiva, c’è poco da fare, e situazioni come quelle emiliane sono da aspettarsi. Forse non sarebbe da tirare in ballo l’estrazione petrolifera o altre cause, ma solo mettere in sicurezza il più possibile le strutture già esistenti e costruire a norma quelle ancora in progetto. Anche se tutto questo ha un costo.

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