Memoria dell’offesa e della vergogna, lettura-spettacolo per il «Giorno della Memoria»

0
1764

Firenze – Meno noto ma non meno importante di Se questo è un uomo, un altro straordinario libro di Primo Levi, I sommersi e i salvati, articola e completa la testimonianza dello scrittore sull’olocausto. Lo fa nei modi di una riflessione vasta e profonda, maturata nel corso degli anni (l’opera uscì nel 1986, un anno prima della morte dell’autore), a civile difesa del ricordo e dei valori umani così ferocemente calpestati. Una riflessione ricca di temi e interrogativi sull’esperienza dei Lager, che nelle pagine del testo scenico Memoria dell’offesa e della vergogna di Marco Marchi drammaticamente rivive: tra evocazione di fatti personalmente vissuti e fatti certificati da altri, rivelazioni ed interpretazioni, all’insegna di un’unica volontà di capire i meccanismi che hanno sovrinteso alla follia dello sterminio. Perché quanto è accaduto non debba più ripetersi.

L’evento del 28 gennaio è organizzato dalla fondazione suddetta ma ospitato nella sede del Lyceum Club di Firenze.

Marco Marchi, critico letterario, insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. Ha esordito con Sul primo Montale (Vallecchi, 1978) e ha curato per i «Meridiani» di Mondadori le Opere di Tozzi (1987).
Tra i suoi libri: Palazzeschi e altri sondaggi (1996), Vita scritta di Federigo Tozzi (1997), Vita scritta di Italo Svevo (1998), Invito alla lettura di Mario Luzi (1998), D’Annunzio a Firenze e altri studi (2000), Scritture del profondo (2000), I mondi di Loria (2002 e 2004), Novecento (2004), Immagine di Tozzi (2007), Altro Novecento (2009), In breve (2010), Stagioni di Tozzi (2010).
Ha curato importanti edizioni, antologie, cataloghi e libri d’arte.
Autore di «drammaturgie critiche», ha scritto testi scenici per Piera degli Esposti, Marco Baliani, David Riondino e Iaia Forte.

Francesco Manetti, attore, trainer e regista. Ha la cattedra di Movimento e combattimento scenico all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica «Silvio d’Amico» di Roma dal 1998. Ha insegnato alla National School of Drama di New Delhi, all’A.C.T. di S. Francisco, alla Scuola di Stato di S. Pietroburgo, è docente presso la «Scuola Europea per l’Arte dell’attore» di San Miniato. Ha lavorato con maestri come Luca Ronconi, Leo De Berardinis, Corinne Soum e Steven Wasson, Marisa Fabbri, Antonio Latella, Peter Clough, Josè Sanchis Sinisterra.
Collabora con varie compagnie e teatri italiani e stranieri. È golden distinction della British Academy of Dramatic Combat. Ha diretto I Sette a Tebe, Chroma, La Tempesta, Pene d’Amor Perdute, Racconto d’inverno.
Ha interpretato testi scenici di Marco Marchi tratti da Tozzi, Cattafi, Pasolini, Luzi, D’Annunzio, Betocchi e Jacopone da Todi.

Articolo precedenteA Viareggio la prima convention degli Enti Locali di Futuro e Libertà
Prossimo articoloItaliani delusi dalle istituzioni

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here