Festival di Sanremo e beneficenza di Celentano, Coisp: “Durante il Festival saranno impiegati uomini e mezzi per prestare servizio e “difendere l’incolumità” di star e starlette. Ognuno degli ospiti “imiti” Celentano ed acquisti un’auto da dare alle Questure che operano in città di frontiera

0
353

“Nel Paese dell’ipocrisia,dei falsi miti, del fumo negli occhi e dell’effetto mediatico, non poteva non inserirsi anche il Festival di Sanremo con tanto di trovata pubblicitaria che in qualche modo strumentalizza il momento di bisogno di tante famiglie italiane.

Ci riferiamo alle dichiarazioni del signor Adriano Celentano che dice di voler dare in beneficenza il suo cachet ”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene sulla notizia che il cantante/attore Celentano, devolverà il suo compenso, per la partecipazione al Festival di Sanremo in beneficenza.

“In premessa diciamo subito che non siamo concettualmente contrari alla beneficenza, anche se preferiamo chi la fa in silenzio e con i soldi propri. Riteniamo giusto che chi più ha, più contribuisca al bene comune – sottolinea il Segretario Generale – ma è bene chiarire che non è Adriano Celentano a fare beneficenza, ma tutti i contribuenti che in questi anni hanno pagato il canone e le aziende che hanno acquistato gli spazi pubblicitari durante la trasmissione.

E l’equivoco, rispetto a una presunta beneficenza, si risolve già quando Celentano dice che si farà carico anche degli oneri fiscali che graveranno a carico di chi riceverà la somma, sottraendo quindi un suo guadagno al conteggio fiscale”.

“Ma tant’è – dice il Segretario Generale del Coisp – se questa è la decisione la rispettiamo come tale, fiduciosi del fatto che gli italiani riusciranno a farsi una propria idea. La proposta che provocatoriamente lanciamo è un’altra. Visto che durante le serate del Festival saranno impiegati uomini e mezzi per prestare servizio e “difendere l’incolumità” di star e starlette, allora, ognuno degli ospiti “imiti” Celentano ed acquisti un’auto da dare simbolicamente alle Questure che operano in città di frontiera” .
“In questo modo – dice ancora il Segretario Generale del Coisp – almeno gli italiani sapranno che il loro “canone” è ben speso e avranno davvero un posto in prima fila, come recita la pubblicità della rai, ma non per ascoltare canzonette.”

“Al di là delle provocazioni – conclude Maccari – il problema non è a chi e dove andranno i soldi, se ci sono indigenti che possono trovare ristoro ben venga, il problema vero è che la Tv di Stato, che gli italiani pagano profumatamente, possa pensare di liquidare un compenso così alto ad un artista, mentre altri “pezzi dello Stato” continuano a servire questo Paese al prezzo delle sole briciole”.

Articolo precedenteArt. 18. Vergogna Monti: la monotonia della vita del professore nato nella bambagia e cullato in tutta la sua vita.
Prossimo articoloAll’Auditorium Conciliazione di Roma la Parsons Dance Company

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here