Ecco come Yohana Ambros racconta la Milano del lockdown

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Yohana Ambros è una ragazza di 29 anni, una videomaker milanese, che vive in strada con le sue “bimbe” come le chiama lei, Nina e Upa, due bellissime canidi di 4 anni.
Nel 2019 comincia il suo primo progetto, quasi per gioco, dove decide di condividere con il Mondo intero i “viaggi” delle persone invisibili, che, come lei, vivono la vita di strada… Il tutto sulla propria pelle!
La qualità non è delle migliori, ma lei ha un talento incredibile, e quello che si vede nelle varie clips pubblicate su YouTube è quasi un “montaggio in macchina”, fatto con un normale cellulare e con il voice over mandato via WhatsApp.
Ma durante questo periodo di quarantena, in un giorno come tanti altri, Elisabetta Angelillo, montatrice di noti programmi televisivi, insieme al suo compagno di vita, nonché marito, Gianfranco Zucca “incontrano” quasi per caso, il canale di Yohana!
“Noi chiusi in casa” – asserisce Elisabetta Angelillo – “e lei, che una casa non ce l’ha, e che continua a combattere per strada, tra le tante difficoltà da risolvere quotidianamente e, in una situazione resa più tragica dal Covid, continua a lavorare al suo progetto di documentario”.
Ed è stato proprio questo a spingere i due ragazzi romani a contattarla e darle supporto, provando a realizzare insieme un racconto ai tempi del Coronavirus: “lei manda le sue riprese e io le monto”! – continua la montatrice romana.
Nel frattempo le spediscono una fotocamera di maggiore qualità, puntando ad un piccolo finanziamento di Covid Emergency Fund della National Geographic.
La traduzione del progetto viene curata, gratuitamente, dal prof. Andrew Rutt della John Cabot University (il traduttore di Flannery O’Connor) mentre le musiche sono dai Mokadelic (“Gomorra – La serie”, “Sulla mia pelle”, “ACAB”), che hanno contribuito a rendere questo lavoro irripetibile ed unico nel suo genere, con una colonna sonora straordinaria!
Il video viene realizzato il 2 aprile 2020, ai tempi del Coronavirus e riflette una Milano decisamente irriconoscibile, una Milano stordita, che sembra vuota perché “si fa ponte”, ma senza festa.
Vediamo piazza Duomo vuota, sui mezzi pubblici e sulla metro poche persone, molte con la mascherina, ma è proprio quando tutto il Mondo fuori è chiuso in casa, spaventato, reso inerme di fronte ad un nemico invisibile, che ci rende vulnerabili, attoniti, che la telecamera di Yohana si accende sulle strade deserte del centro, trasformandole nel set cinematografico di un film che, purtroppo, è una storia vera.
Il video si conclude con la “Buonanotte”, da qui il titolo del suo viaggio, che la nostra protagonista da a tutti, quasi come a dire “chiudiamo gli occhi” accantoniamo i pensieri, le preoccupazioni, perchè domani sarà un nuovo giorno e magari un giorno migliore.

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