Aumentano i detenuti positivi nelle carceri italiane

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L’aumento sostanziale dei positivinelle carceri crea molta preoccupazionesoprattutto se si considera che i dati forniti dall’Amministrazione non sono completamenteaggiornati,in quanto abbiamo focolai molto pi estesi;ad esempio:nell’istitutopenitenziario di Melfi tra poliziotti edetenuti i positivi sono circa 40a fronte di due segnalati,uguale nel carcere di Rebibbia Femminile a fronte di 24 segnalati ne risulterebbero una cinquantina. A comunicarlo è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP.: “l’aumento costante di positivi nell’ultimo periodopreoccupa e non poco,perchérispetto a qualche mese fail numero di istituti con focolaiestesiè cresciuto in maniera ampia. I detenuti contagiati sono saliti a 683 di cui 25ricoverati. La regione più colpita è la Lombardia con 104casi di detenuti positivi, mentre gli istitutipiù colpiti sono quelli di Volterracon62detenuti infetti seguita da Catanzarocon 50, Asti con 49 e Pesaro e Reggio Emiliacon 46.Per quanto riguarda i poliziotti penitenziarila regionecon più infettiè l’Emilia Romagna con 123 positivi seguita dal Lazio con 100 e dallaCampania con 70; mentre gli istituti con più poliziotti penitenziari contagiati sono quelli di Parma con 43, Reggio Emilia con 20, Bologna con 21e Venezia Santa Maria Maggioree Secondigliano con 19. Il piano vaccinale continua con difficoltà con solo 13592 poliziotti penitenziari avviati alla prima somministrazionee con alcuneregioni, come il Molise, in cui nessuno poliziotto è stato ancora vaccinato; mentre, peri detenuti ancora peggio,con solo4540su un totale di circa 54 mila detenuti. Siamo molto preoccupati perchése il virus dovesse acceleraretroverebbe quasi tutta la totalità dei detenuti ancora non vaccinati; stiamo continuandoad allertare l’Amministrazione ma soprattutto le Asremed i Prefetti per velocizzare al massimo l’effettuazione dei vaccini per poliziottipenitenziari e i detenuti”.Conclude Di Giacomo: “se il piano vaccinale non viene portato avanti in modo più veloce il rischio contagio potrebbe essere di grave pregiudizio all’incolumità di detenuti e poliziotti”.

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