Secondo il Pei, dopo la crisi segnali incoraggiante per il “New Normal”

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Dalla Segreteria politica di Pei riceviamo e pubblichiamo:

E’ necessario essere “determinati”, oltre la crisi, verso l’Era della Nuova Normalità. A sorpresa sono i numeri a metterci sulla strada dell’ottimismo. Spesso ci si perde da soli e questo avviene quando si alzano le braccia e ci si arrende ad un “destino ostile”, ci si rassegna a un pessimismo che potrebbe essere “paura di cambiare” e di misurarsi con gli altri. La crisi economica sulla soglia di casa non conta, ma è ingenuo pensare che per essere ottimisti le cose debbono andare, per  forza, bene. L’ottimismo, al contrario, aiuta a superare le barriere e lasciarsi alle spalle i momenti difficili. Noi, e buona parte del mondo occidentale, veniamo da un tunnel buio in cui siamo entrati sei anni fa. Prima era un’eco lontana, poi un terribile frastuono che ha abbattuto, come in un domino, posti di lavoro, imprese, negozi ed anche governi. Come P.E.I crediamo però che mai come ora si debba essere ottimisti, innanzitutto perché, dalla notte dei tempi, incutere paura e pessimismo è lo strumento più efficace usato da chi vuole prevaricare, ma anche perché, mentre stiamo entrando nell’Era della New Normal, del dopo “Grande Crisi”, all’orizzonte spuntano segnali incoraggianti. New Normal è la definizione “magica” per descrivere il momento dell’Economia Mondiale che hanno già iniziato ad utilizzare economisti e politologi. Questo è interessante perché racconta due verità: in primis che l’emergenza aperta dal disastro finanziario dell’autunno 2008 (crac della banca Lehman) sta avviandosi alla fine; si torna a qualcosa di “normale”, ad una vita un po’ meno pericolosa. La maggiore crisi degli anni 30’ del secolo scorso è probabilmente alla conclusione; non poco! Secondo punto è che la ritrovata normalità è ”nuova”, cioè, non siamo tornati al 2007, sia in economia che nei rapporti tra paesi, ma stiamo andando verso un equilibrio diverso da quello passato. Due buone notizie, almeno potenzialmente, dopo quasi 5 anni drammatici. Nella New Normal, però, bisognerà saperci vivere. Nell’Eurozona la recessione è finita, non in tutti i paesi però; in alcuni, quelli del Sud Europa, gli squilibri finanziari potrebbero ancora mettere sotto tensione l’Unione Monetaria, con conseguenze negative per il mondo, e per loro anche il secondo trimestre del 2013 ha  visto le economie contrarsi. In Italia il prodotto interno lordo (P.I.L) è calato per l’ottavo trimestre consecutivo, ma solo dello 0,2%, ad un ritmo, cioè , inferiore che in precedenza. Sono segni di una New Normal a cui non sarà però facile adattarsi e che, nel prendere forma, potrà  anche provocare degli choc non indifferenti. Comunque essere ottimisti, per il nostro territorio, è d’obbligo! Non sarà facile, perché occorre sapersi adattare, ma si può fare; per far crescere il nostro territorio, Portoferraio e l’Isola d’Elba; la terza delle 600 isole d’Italia. E’ imperativo per la crescita economica.

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