Ziccarelli: “Fanno lusinghe al governatore perché ormai si sono estinti”

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La memoria diminuisce se non la si esercita. E’ un antico adagio latino
perfetto per la situazione rendese, dove molti hanno perso questa facoltà
fondamentale del genere umano. Il corteggiamento dei principiani a Oliverio
ne è prova. Una volta messi all’angolo, frantumati e addirittura sfiduciati
da una parte autorevole del Pd rendese, cercano di resuscitare
aggrappandosi a una presunta fede oliveriana. La memoria, per fortuna, ci
viene in soccorso: non solo appoggiarono Callipo nella sfida delle primarie
che incoronò Oliverio come candidato governatore; c’è da aggiungere che
condussero una battaglia sporca, ben al di là della normale
contrapposizione politica. E adesso si scoprono oliveriani per paura di
morire di solitudine. I piccoli eredi del riformismo sempre più isolati. Mi
viene da ridere. Anzi, da piangere.
Il caso della sede distaccata del liceo classico “G. Da Fiore” è un piccolo
esempio di questo riposizionamento a convenienza. Il consigliere De Rango
esulta celebrando l’intervento di Oliverio dopo i suoi coraggiosi appelli.
Ma erano solo appelli. Il sindaco Manna, invece, ha messo in campo tutte le
procedure istituzionali e chiesto l’intervento del governatore. Ha fatto
ciò che deve fare un sindaco. E solo dopo questo rapporto istituzionale la
questione è stata risolta per volontà della Regione Calabria.
La (Ri)nascita di Insieme per Rende, tradizionale movimento politico di
ispirazione “principiana”, mette il Pd locale in evidente difficoltà
politica. E’ una iniziativa, legittima, ma risorta come una sfida al
possente Partito renziano che a Rende è in frantumi, dilaniato dal
dirompente risultato elettorale dello scorso anno. Il “civismo” scelto dal
sindaco Manna ha evidentemente stuzzicato la componente socialista che ora
vorrebbe tentare la strada intrapresa da noi, ma che difficilmente può
essere digerita e subita dal Pd. I primi esiti si sono visti in aula, ove
si è consumato più d’uno strappo, anche autorevole e non mancherà di
estrinsecarsi in successive, progressive ed inesorabili defezioni. C’è
malcontento nell’area democratica e, al fine di ridimensionarne la eco
pubblica, qualcuno del Pd, sempre meno rappresentativo di un blocco
unitario, tenta di scalfire la compattezza della nostra coalizione che
invece è viva, aperta, impegnata. Noi non gioiamo delle difficoltà del Pd,
anche perché tanti di noi vengono da esperienze progressiste e riformiste e
coabitano nella medesima coalizione grazie all’autorevolezza, alla
freschezza ed all’impegno del sindaco Manna. Ma sappiamo di avere
interlocutori attenti in quel fronte e desideriamo che il confronto sia
civile, utile, inclusivo. Del resto, tranne qualche rara eccezione, ci sono
segnali di confronto che noi intendiamo accogliere e mettere a frutto
nell’interesse della città. La vicenda della sanità rendese ha evidenziato
più che le presunte divisioni della maggioranza, il malumore di settori
sempre più emarginati del Pd rendese. Tutto questo ovviamente viene
ribadito con assoluto rispetto dell’autonomia, ma anche con la
consapevolezza che la stagione dell’odio politico, delle chiusure, della
tirannia è ormai praticamente fallita, superata e non può presentarsi sulla
scena politica una riedizione di vecchie formule e di vecchi riti. La
strada è segnata e noi, come maggioranza, dobbiamo sempre più lavorare per
superare le difficoltà, soprattutto finanziarie della nostra città e
guardare al futuro con fiducia. Nelle prossime settimane sarà necessario
avviare una feconda discussione politica ed alimentare il fuoco della
condivisione e del cambiamento.
Domenico Ziccarelli

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