I sindaci di Milazzo, Barcellona e Lipari in videoconferenza in prefettura

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Anziani, disabili e minori in primo piano al vertice in prefettura per approfondire e monitorare della situazione economico-sociale della provincia alla luce dell’emergenza sanitaria.
In videoconferenza, hanno partecipato i sindaci dei comuni Capofila dei Distretti Socio-sanitari della provincia,Messina, Barcellona P.G.,Lipari, Milazzo, Mistretta, Patti, Taormina e Sant’Agata di Militello, il direttore generale Asp, il sindaco di Castelmola, in qualità di rappresentante dell’Anci Sicilia, le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza presso il Comune di Messina,nonché i rappresentanti di Confartigianato, e delle Associazioni Anffas, “Il Volo”, “Carpe Diem” e “Nati per la Vita”.Obiettivo è stato individuare possibili campi di intervento finalizzati ad attenuare i disagi e potenziare gli interventi positivi per i soggetti e le loro famiglie, sempre nell’ambito delle disposizioni vigenti e delle prossime aperture previste per la cosiddetta Fase 2.Dall’analisi della problematica, è emerso che sono di prossima emanazione le Linee guida da parte della Regione Siciliana Assessorato della Salute,secondo cui saranno assunti provvedimenti necessari in ordine alla riapertura dei centri semiresidenziali e delle altre strutture per le prestazioni socio-assistenziali a disabili, con l’adozione di protocolli sanitari per limitare eventuale diffusione dell’epidemia.I sindacati hanno chiesto di incrementare sanificazione e verifiche, con particolare attenzione anche alle progettualità di integrazione sociale rivolte agli anziani. Tra le iniziative indirizzate alla popolazione anziana, con messaggi e raccomandazioni comportamentali inerenti l’emergenza sanitaria Covid-19,emerge la campagna informativa predisposta da Confartigianato, già interessato dal tema della truffa agli anziani, attuata anche in questo territorio provinciale.Molto delicata è la situazione delle persone diversamente abili o autistici, le cui attività di riabilitazione e assistenza svolte nei centri diurni o semiresidenziali sono state sospese con inevitabili riflessi sulla loro situazione personale e sulle famiglie.Le forme di assistenza “a distanza” messe in atto, da un lato consentono di seguire i diversi casi, dall’altro costituiscono solo soluzioni che non possono considerarsi esaustive.Peraltro, la problematica risalta in tutta la sua delicatezza anche in considerazione del fatto che la prossima auspicata riapertura dei centri di aggregazione sociale per i disabili e per gli autistici necessita anche di cautele e di particolari attenzioni per l’adozione delle opportune misure di distanziamento sociale, e di contenimento in genere.E’ stata anche proposta la creazione di un tavolo tecnico per la soluzione delle problematiche dei soggetti portatori di autismo, che necessitano spazi e attenzioni adeguate.Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha poi evidenziato la difficile condizione dei minori, che va dai minori nel circuito penale, a quelli impegnati nei percorsi di adozione e inserimento familiare a quelli stranieri non accompagnati, e l’importanza di un Nucleo interistituzionale specializzato nello studio e approfondimento delle fragilità minorili, acuite dal periodo di emergenza sanitaria incorso.Gli Enti locali e i Distretti Socio-sanitari hanno assicurato di avere posto in essere diverse iniziative, volte a valorizzare le categorie deboli ed a proseguire l’assistenza agli anziani, disabili, minori, anche in modalità telematica , per favorire forme di vicinanza e supporto, tramite anche associazioni di volontariato, Croce Rossa, ed altre realtà solidaristiche. Sono state altresì effettuate anche rimodulazioni dei Piani di zona per destinare fondi alla popolazione in difficoltà.Il prefetto dr.ssa Maria Carmela Librizzi ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di far fronte con concretezza alle difficoltà delle persone più fragili ed in tal senso ritiene particolarmente utile il coinvolgimento dei sindaci,dei Comuni Capofila dei Distretti socio-sanitari, tenuti a farsi promotori di iniziative condivise con tutti i Comuni facenti parte del Distretto medesimo al fine di fare rete e rendersi portatori di interessi.

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