La Laguna di Venezia rivela un tesoro nascosto di biodiversità

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Una scoperta inattesa ed emozionante, a pochi giorni dal 1600esimo compleanno di Venezia ed i delfini avvistati in Canal Grande. Un tesoro nascosto che si è rivelato proprio sotto ai nostri occhi, vicino alla Questura di Venezia – Caserma Albanese della Polizia di Stato, già oggetto in passato di alcuni ritrovamenti archeologici ed ora di una nuova specie ittica, mai classificata prima. Le prime foto sono della Polizia Scientifica ma la segnalazione è stata fatta da un equipaggio delle Volanti lagunari che, mentre attraccava al molo dinanzi la caserma, ha visto qualcosa di grosso muoversi sotto la superficie dell’acqua. Presa la torcia ed illuminata l’acqua, sono rimasti a bocca aperta: un “phinto maschio”, animale acquatico ibrido, metà pesce e metà anfibio fino ad oggi avvistato solo in mari sub-tropicali, con rare capacità mimetiche. Il Marine Aquarium Council (organismo che detta le regole per la cattura ed il trasporto dei pesci marini tropicali) interverrà domani mattina, giovedì 1° aprile, unitamente ai sommozzatori della Polizia di Stato per catturare il rarissimo esemplare. Durante le operazioni sarà necessario il blocco totale della navigazione che verrà effettuato nel tratto di Canal Grande che va dal Ponte della Costituzione all’imbocco del Tronchetto. Il timore, più che legittimo, è che questa specie, altamente infestante, prenda il sopravvento sulle specie autoctone facendo danni permanenti all’ecosistema lagunare. Questa denuncia, in assenza di un allarme “ufficiale” dalla Questura, auspichiamo giunga agli organismi competenti e venga avviata al più presto anche un’ispezione nell’Ufficio lagunare, per evitare danni irreparabili.

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