Giustizia civile, Luiso: “La riforma ridurrà i tempi biblici”

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Riconoscere le funzioni che non sono costituzionalmente proprie della magistratura, per individuare possibili aree in cui gli interventi, attualmente ad essa affidati, possano essere deferiti ad altri soggetti, liberandola, quindi, da compiti non necessari. – È, questo, il punto di partenza di una riforma che mira a ridurre i tempi biblici del processo civile.

Ad illustrare nel dettaglio tutte le altre proposte di interventi in materia di processo civile e di strumenti alternativi contenute nel testo predisposto dall’apposita Commissione Riforma è stato il  Presidente della stessa Francesco Paolo Luiso intervenuto oggi (venerdì 12) a Corigliano – Rossano alla prima delle due giornate LA NUOVA STAGIONE DI RIFORME SULLA GIUSTIZIA CIVILE: QUALI PROSPETTIVE? che si concluderanno domani, sabato 13.

Quando si parla di giustizia civile e di processo – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) sezione di Rossano, Luca Candiano, aprendo la prima delle due sezioni – si discute di tematiche che possono sembrare riservate a pochi, alla ristretta cerchia di avvocati e magistrati, spesso anche non percepite come si dovrebbe in termini diffusi e collettivi. Al contrario, si tratta di temi centrali, intrecciati con aspetti fondamentali della vita di ogni cittadino. Non è un caso se la Commissione presieduta dal Prof. Luiso, abbia espressamente assunto quale prius logico e cronologico del proprio lavoro il dato per il quale è inimmaginabile che la giustizia civile di 60 milioni di persone possa essere affidata ad un magistrato ogni 20 mila soggetti.

Coordinati da Nicoletta Bauleo, vicepresidente dell’ordine degli Avvocati di Castrovillari che dell’evento è promotore, all’incontro ospitato nella sala consiliare di Piazza Santi Anargiri, nel centro storico di Rossano, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale anche il Presidente del Consiglio Marinella Grillo.

Tra i relatori che hanno impreziosito questa prima parte del momento formativo anche Mauro Bove, ordinario Procedura Civile all’Università di Perugia, che ha relazionato su GLI ACCORDI A DISTANZA NELLA MEDIAZIONE E CONCILIAZIONE e Angelo Santi, avvocato e mediatore, già presidente nazionale dell’UNAM intervenuto su LE PROSPETTIVE FUTURE SUGLI SRUMENTI ALTERNATIVI.

Quest’ultimo, in particolare, ha riferito dell’avvertita esigenza di avere un testo unico sulle soluzioni complementari, portando l’esempio della conciliazione in materia di telefonia: su 100 mila cause, 90 mila finiscono con un accordo. È intervenuto, quindi sulle novità in materia di mediazione e sul ruolo più centrale che con la Riforma l’avvocato acquisterebbe. Altre novità riguardano la Pubblica Amministrazione, l’Ufficio del Processo ed il Giudice di Pace. 

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