Arezzo, i vini aretini godono di buona salute

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Londra – I vini aretini godono di buona salute, come dimostra il dato dell’export in netta crescita anche in paesi come la Francia, ed il settore merita quindi di essere aiutato e sostenuto nel migliore dei modi.

E’ questo il messaggio lanciato dall’Assessore provinciale all’agricoltura Andrea Cutini e dal Direttore della Camera di Commercio Giuseppe Salvini durante la presentazione del progetto di monitoraggio delle curve di maturazione delle uve presentato questa mattina alla stampa.

“Vogliamo che la qualità dei nostri vigneti si traduca nel migliore dei modi anche in cantina”, ha affermato l’Assessore Cutini mentre il Direttore Salvini ha ricordato due dati relativi alla produzione vitivinicola in Provincia di Arezzo: “sono 5.000 gli ettari coltivati a vigneto in Provincia di Arezzo, e la produzione annua è di 200.000 ettolitri, numeri che dimostrano come questo settore sia un piccolo giacimento per la nostra economia”.

Il progetto delle curve di maturazione fornisce settimanalmente, nel periodo che va da fine agosto al termine della vendemmia, alcuni valori indicativi della maturazione delle uve su campionamenti effettuati sul territorio provinciale.

Al fine di rispondere alle necessità degli addetti, vengono settimanalmente monitorati 34 vigneti per controllare l’evoluzione della maturazione tecnologica e fenolica delle uve. Il progetto viene condotto in collaborazione con il CRA (Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura) – Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo, e con l’Associazione Strada del Vino Terre di Arezzo. Grazie al lavoro di zonazione sono state individuate 8 unità territoriali: Basso Casentino, Terrazzamenti Setteponti, Pianalti Setteponti, Montevarchi-Bucine, Ambra, Pergine-Civitella, Val di Chiana e Cortona e sono stati realizzati 6 impianti sperimentali nelle differenti unità.

A fare un primo punto della situazione è stato il dottor Paolo Storchi del CRA: “l’andamento stagionale del 2012, con alte temperature e soprattutto carenza di piogge, sta rallentando la maturazione delle uve nel Sangiovese e nelle altre varietà tardive, mentre per i vitigni precoci è già in corso la raccolta. Le piogge della settimana scorsa, molto difformi per la quantità nelle varie zone del territorio provinciale, hanno in parte mitigato la carenza idrica. Complessivamente si prevede una riduzione di produzione, mentre per la qualità saranno decisivi i prossimi giorni, in cui si prevede l’arrivo di perturbazioni che porteranno finalmente nuove piogge. Lo stato sanitario è generalmente ottimo, con completa assenza di malattie, e quindi possiamo fin d’ora affermare che avremo uve sane. L’andamento meteorologico degli ultimi anni, ed in particolare del 2012, porta a considerare la necessità dell’impiego di irrigazioni di soccorso per mantenere produzioni costanti e di alta qualità. Gli impianti che hanno usufruito di irrigazione, infatti, presentano uve di elevato livello qualitativo”, ha concluso Storchi.

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