Marvellous Sound Project

0
515

Ha preso inizio al MARVELLOUS SOUND PROJECT, Festival di Suono e Pace conclusosi domenica scorsa, il tour del nuovo progetto musicale che vede insieme i “Radiodervish” e i solisti araboisraeliani dell’“Orchestra di Nazareth”. A Mossano, in provincia di Vicenza, il palco della villa di Montruglio che è stata suggestivo scenario anche di questa seconda edizione del festival, ha infatti ospitato il concerto in anteprima europea della formazione, di rientro recente dall’anteprima mondiale assoluta al Peace Festival di Tel Aviv (fine maggio).

I raffinati intrecci sonori dei primi incontrano il virtuosismo e la tradizione mediorientale dei secondi, in uno spettacolo all’insegna dell’incontro e del dialogo tra le culture, coerentemente con gli obiettivi del festival: un concerto simbolo dell’incontro tra Occidente e Oriente. Per chi volesse lasciarsi contagiare dalle melodie e dai ritmi mediorientali, la prossima data in cartellone è il 25 giugno al Teatro Eliseo di Nuoro.

I Radiodervish nascono a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro. La differenza culturale delle loro origini dà vita a canzoni che sono intese come piccoli laboratori all’interno dei quali si svelano varchi e passaggi tra Oriente e Occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo, luogo di confine che unifica nel momento stesso in cui separa. La vicenda personale del cantante Nabil rappresenta l’incontro tra Est e Ovest: figlio di esuli palestinesi e nato in Libano, migra personalmente in Italia e canta, nei Radiodervish, in italiano, arabo e inglese, unendo così la tradizione romantico-italiana, la profondità poetica popolare dei cantanti egiziani e il cosmopolitismo della lingua inglese, che lo “slega” da appartenenze.
Il gruppo si rivela da subito attentissimo ai temi del diritti umani e della pace, come testimonia la partecipazione ai concerti per le vittime dello Tsunami a Palermo, per la visita del Dalai Lama a Rimini, al “Primo maggio” di Roma, al “IX Festival Internazionale per la Pace” nella basilica di San Francesco d’Assisi, alla marcia per la pace Perugia-Assisi e al “Time for peace” al Colosseo. E ancora il Comune di Melpignano (Lecce) ha conferito loro la cittadinanza onoraria, insieme a Noa, per l’impegno nella ricerca della pace e li ha nominati “ambasciatori di pace nel mondo”. Infine, l’ONU ha invitato il gruppo e la cantante a esibirsi assieme nel Duomo di Monreale di Palermo, diretti da Nicola Piovani.
I Radiodervish calcano, negli anni, i palchi dei teatri e dei festival più famosi e prestigiosi: il Premio Tenco, il festival di Villa Arconati, l’Arezzo Wave, il Thèatre de l’Olympia e vincono nel 1998 il Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell’anno. Hanno inoltre collaborato e interagito con numerosi artisti, tra cui: Noa, Nicola Piovani, i CSI, Stewart Copeland, Jovanotti, Franco Battiato, Caparezza…

Insieme a loro in questo nuovo progetto, i solisti dell’Orchestra di Nazareth (Nizar Radwan, oud e violino; Adel Khoury, darbuka e tar; Issa Awad, kanun) sono musicisti arabi, ebrei e musulmani provenienti dalla Galilea, e suonano strumenti acustici tradizionali. Ambasciatori di pace e da sempre icona di convivenza artistica e religiosa, hanno collaborato con numerosi artisti di fama mondiale: Tom York dei Radiohead, Sapho, Yassmin Levi, Omar Faruk Takbilak, London Sinfonieta, Hind, Noa…

Articolo precedenteScandalo sanità a Genova, la Silipigni attacca
Prossimo articoloConfederations Cup, Spagna-Usa 0-2. Americani in finale

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here