Tutto ciò che abbiamo amato

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Una catastrofe senza nome, una misteriosa epidemia, l’America come la conosciamo cancellata, la fine del sogno che è anche la fine di un mondo. L’apocalisse di Jim Crace non ha niente a che fare con Dio, piuttosto con la possibilità – remota – di un nuovo inizio. Jackson e Franklin sono fratelli. Decisi a mettersi in salvo lasciano la fattoria di famiglia e si mettono in viaggio, percorrendo strade disseminate dei resti di una civiltà ormai annientata. Jackson cercherà fortuna a Ferrytown, nuova città pioniera; Fraklin si innamorerà di Margaret, giovane e bellissima, colpita da una terribile malattia. Dopo averla curata deciderà di proseguire il cammino con lei, nel tentativo di non dimenticare la loro umanità e di guadagnare una nuova libertà.

* Tutto ciò che abbiamo amato * di Jim Crace (Ed. Guanda, trad. di Ada Arduini, pp. 286, euro 17,50).

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