L’autrice di questo libro è stata accusata due volte di plagio: la prima da Marie NDiaye nel 1998 per “Nascita dei fantasmi”, la seconda da Camille Laurens per “Tom è morto”. Da queste due pesanti accuse, Marie Darrieussecq ha deciso di imparare un’importante lezione e si è dedicata allo studio del fenomeno della “plagiomania”. Chiunque abbia avuto a che fare con il mondo della scrittura – ma il campo della cultura più in generale o delle scienze non fanno poi molta differenza – avrà sentito parlare di casi di plagio. Quello della copiatura, spesso diviso dal fenomeno della più lecita ispirazione soltanto da una linea sottile, è un territorio delicato in cui ogni scrittore si avventura bilanciando la sua aspirazione ad essere letto da un pubblico più ampio possibile e l’orgoglio di mantenere a tutti i costi la propria unicità nel panorama letterario. Citando alcuni dei casi più celebri di accuse di plagio, come quelle che vennero mosse nei confronti di Freud o di Zola, l’autrice traccia uno studio preciso sul fenomeno del plagio, sia dal punto di vista storico che da quello culturale.
* Rapporto di polizia * di Marie Darrieussecq (Ed. Guanda, trad. di Luisa Cortese, pp. 352, euro 20,00).