Un coraggioso romanzo-denuncia sulla prostituzione coatta a Brescia

1
1762

Lui è bello, affascinante, ricco – molto ricco – e a bordo della sua auto da miliardario si perde in una strada della città.
Lei è bella, non è ricca, ma fa la prostituta per scelta – per pagarsi gli studi – proprio su quella strada.
I destini dei due si incrociano nel momento in cui lui si ferma a chiedere proprio a lei informazioni sulla direzione da prendere per ritrovare la strada.
I due si innamorano, ma le differenze di status sembrano impedire il coronamento di un sogno. Alla fine lei decide di smettere di prostituirsi e proprio quando sta per partire, lui arriva a bordo di una limousine con un mazzo di rose al vento a dichiararle il suo amore chiedendole di non andarsene.

Articolo precedenteConciliazione casa vita lavoro: una questione di salute e sicurezza
Prossimo articoloMarcello Manna: “Giusto ridare dignità alle periferie abbandonate da troppi anni”

1 Commento

  1. A prescindere dai riti woodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali ed ad una certa tarda ora di notte, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here