La rotta dei corsari

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La città è un pandemonio di voci, grida e richiami: i venditori berberi mettono all’asta le loro merci, cercando di attirare i nobili e i mercanti che hanno bisogno di schiavi. Strappati alle loro case, i prigionieri sono atterriti, disorientati, in attesa di conoscere la propria sorte: verranno venduti al miglior offerente o la loro famiglia pagherà il riscatto e li riporterà a casa? Tra queste anime sospese c’è il diciassettenne Hector Lynch: in una notte di tempesta, i corsari hanno saccheggiato il suo villaggio sulla costa irlandese e lo hanno catturato assieme alla sorella Elisabeth, della quale poi lui ha perso le tracce. Coraggioso e volitivo, Hector non vuole rassegnarsi al proprio destino di schiavo e, grazie all’aiuto di Dan, un ragazzo originario dei Caraibi, impara a sopravvivere tra violenze e privazioni. Ma l’ansia di scoprire quale sorte sia toccata alla sorella non gli dà pace: decide allora di convertirsi all’Islam e d’imbarcarsi su una nave turca. Tuttavia il mare è un compagno infido, e la rotta per la libertà è ancora lunga e irta di pericoli.
“La rotta dei corsari”,  di Tim Severin (Ed. Nord, trad. di Elisa Villa, pp. 368, euro 18,60).

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