Ex presidente Katsev incriminato per reati sessuali

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Gerusalemme  – L’ex presidente israeliano, Moshe Katsav, è stato incriminato per stupro e molestie sessuali nei confronti di due ex dipendenti. Lo ha riferito un portavoce del ministro della giustizia. Katsav ha commesso i
crimini prima di ricoprire il ruolo di ministro del turismo e di presidente.

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  1. Dopo un’aggressione sessuale, la donna puo’ vivere reazioni di diverso genere. È importante notare che non c’è una risposta univoca al trauma. Alcune donne reagiscono immediatamente, altre dopo molto tempo. Alcune donne rimangono traumatizzate per molto tempo, altre recuperano prima. Nelle prime fasi, molte donne riferiscono stati di

    Shock
    Confusione
    Ansia
    Insensibilità, intorpidimento.
    Alcune donne negano l’accaduto, cioè non riconoscono pienamente l’accaduto oppure minimizzano l’intensità dell’esperienza vissuta. Ciò è più frequente quando l’aggressore è un conoscente della vittima[15]

    Nei primi giorni e settimane che seguono l’aggressione, è molto normale per una donna sperimentare emozioni molto intense e talvolta imprevedibili. Il ricordo dell’accaduto può ripresentarsi alla mente a più riprese, e gli incubi non sono rari. Alcune donne riferiscono di avere difficoltà a concentrarsi e a dormire. Alcune donne presentano dei sintomi estremamente gravi, che impediscono alla donna di chiedere aiuto oppure di parlare dell’accaduto con amici e familiari. Si parla in questo caso di Sindrome acuta da stress (Acute Stress Disorder ASD). I sintomi includono[16]:

    il sentirsi intorpidita e distaccata, come se si stesse vivendo un sogno, e percepire il mondo esteriore come strano e irreale
    difficoltà a ricordare dettagli importanti dell’aggressione
    rivivere l’aggressione con pensieri ossessivi, ricordi, incubi
    evitare luoghi e cose che ricordano l’aggressione
    ansia crescente
    Altre reazioni ad un’aggressione sessuale possono essere:

    depressione grave (Major Depressive Disorder MDD): le ricerche dimostrano che almeno 1/3 delle vittime di stupro vivono almeno un periodo di depressione grave, e che il 17% delle vittime si suicida.
    rabbia: benché dopo un evento del genere una reazione di rabbia sia sana e normale, alcune ricerche suggeriscono che una rabbia intensa e prolungata nel tempo può interferire con il processo di guarigione
    senso di vergogna e colpa: questi sentimenti sono molto normali dopo un’aggressione sessuale. Alcune donne biasimano se stesse per l’accaduto. Questo e’ ancora più frequente se l’aggressore è un conoscente oppure se le vittime non ricevono aiuto da parte di familiari, amici, autorità. Il senso di vergogna e colpa può anche impedire alla donna di raccontare ad altri l’accaduto.
    Problemi sociali e relazionali: alcune donne diventano troppo ansiose o depresse per voler continuare ad avere una vita sociale; il rendimento sul lavoro ne risente.
    Problemi sessuali: questi problemi sono i più duraturi fra le donne vittime di aggressione sessuale; le donne possono temere ed evitare ogni tipo di contatto.
    Alcool e droga: rispetto a donne che non hanno subito tale esperienza, le donne sopravvissute a uno stupro hanno 3-4 volte possibilità di fumare marijuana, 6 volte di far uso di cocaina, e 10 volte di far uso di droghe più pesanti[17].
    Quasi sempre chi ha vissuto un trauma riesce a mettere in atto delle strategie per difendersi dal dolore. Alcune di queste strategie però, apparentemente efficaci in un primo momento, possono in seguito divenire veri e propri disagi. Talvolta ad esempio si cerca di calmare l’ansia e le preoccupazioni assumendo alcool, droghe o eccedendo con gli psicofarmaci, ma col tempo questo può diminuire le energie per affrontare la situazione. Così pure l’oblio e la minimizzazione possono impedire di affrontare il problema. Con il tempo, se non si è ricevuto il sostegno adeguato, si possono sviluppare conseguenze e disturbi più evidenti e definiti, quali attacchi di panico, fobie,disturbi alimentari, disturbi del sonno (incubi, sogni ricorrenti), malesseri o malattie di tipo psicosomatico, dipendenza da sostanze. Si parla in questo caso di sindrome post-traumatica (Post Traumatic Stress Disorders PTSD).[18]

    In Italia circa 20 anni fa sono nati numerosi Centri antiviolenza e Case delle donne, istituti finalizzati ad accogliere le donne e aiutarle a superare il trauma subito.

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