Usa, sanità: si può medicare tutti?

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Washington – Nell’elezione presidenziale del 1972 il candidato democratico George McGovern fu surclassato dal suo avversario repubblicano Richard Nixon. Una delle ragioni principali fu la presa di posizione sulla guerra del Vietnam che McGovern voleva finire immediatamente. Era una buon’idea ma troppo estremista per gli Stati Uniti dell’epoca.
McGovern in un recente articolo pubblicato sul Washington Post propone un’altra buona idea sulla sanità che non verrà messa in pratica nemmeno perché rappresenta anch’essa una posizione estremista per gli americani. Secondo McGovern, il governo dovrebbe aprire il programma del Medicare a tutti gli americani invece di limitarlo solo ai maggiori di sessantacinque anni di età.
In effetti, McGovern creerebbe un sistema sanitario simile  a quello canadese e quelli tipici di molti paesi europei. Si tratta di un sistema sanitario in cui il governo diverrebbe responsabile per la sanità di tutti i cittadini.
Il programma del presidente Barack Obama sulla sanità si avvicina un po’ all’idea di McGovern in quanto includerebbe un’opzione pubblica di sanità che tutti potrebbero usare oppure continuare a comprare l’assicurazione da aziende private.
Ma persino l’idea moderata di Obama non è stata gradita dato che non pochi l’hanno già etichettata di socialismo. Nel suo recente discorso al Congresso Obama ha accennato ad alcuni programmi governativi come il Social Security ed il Medicare. Ambedue sono stati creati dal governo e nonostante alcuni problemi hanno avuto molto successo. Questi due programmi sono stati realizzati da governi democratici ma con l’appoggio dei repubblicani. Negli ultimi cinquant’anni il Partito Repubblicano ha però cercato di indebolirli. Si è anche creato il mito della loro possibile bancarotta.  Per “salvare” il Social Security, l’ex presidente George Bush aveva cercato di privatizzarlo ma gli americani si sono opposti cogliendo appieno i pericoli di quella strada. Molti piccoli investitori hanno perso una buona parte delle loro pensioni private con il crack di Wall Street.
Quando l’iniziativa privata fallisce, il ruolo del governo è di risolvere i problemi. Lo si è visto l’anno scorso durante la crisi a Wall Street. Il governo dell’ex presidente Bush ha preso misure per salvaguardare l’economia che l’attuale presidente Obama ha continuato. Naturalmente, come dice McGovern nel suo articolo, le compagnie di assicurazione non hanno gridato socialismo quando i cittadini hanno contribuito parecchie centinaia di migliaia di miliardi per impedire il fallimento delle istituzioni finanziarie e le aziende produttrici di automobili.
Il sistema di sanità privato ha anch’esso fallito. Oltre ai 47 milioni di americani senza assicurazione medica gli aumenti stratosferici dei costi sulla sanità sono divenuti una minaccia anche per coloro che hanno l’assicurazione. Negli ultimi dieci anni il costo della sanità è aumentato del 131% comparato all’inflazione del 38%. Una famiglia tipica con assicurazione del datore di lavoro ha dovuto assorbire buona parte di questi aumenti (media di 3.500 dollari annui). Da aggiungere quasi 10.000 dollari contribuiti dai datori di lavoro per una spesa totale di 13.500. Più del doppio di ciò che spendono altri paesi occidentali.
Quando il governo cerca di risolvere i problemi creati dall’iniziativa privata i programmi vengono etichettati di socialismo. Ciò fa paura politicamente. Ecco perché Obama nel suo discorso non ha sottolineato il fatto che il Social Security e il Medicare sono successi del governo.
I candidati politici che vogliono vincere le elezioni non cantano mai le lodi del governo. McGovern naturalmente non è un “buon” politico e si può permettere di dire la verità. Ha fatto la stessa cosa quando nel 1972 perse l’elezione presidenziale. Il vincitore invece, Richard Nixon, si è dovuto dimettere nel 1974 per anticipare l’imminente impeachment causato dallo scandalo del Watergate. Perdere con onore forse è meglio di vincere.
Obama riuscirà a fare approvare un programma di sanità avvicinandosi dunque all’idea di McGovern. Il passo più importante però sarebbe di cominciare a “riabilitare” il concetto positivo del ruolo del governo nella vita dei cittadini.
Non sarà facile dato che per molti anni i repubblicani hanno attaccato tutto ciò che fa il governo. Ronald Reagan ripeteva sempre che “il governo è il problema e non la soluzione”. Si sbagliava.
Quando si tratta di questioni fondamentali come la sanità, l’iniziativa privata è divenuta il problema e la soluzione la può offrire solo l’azione del governo.

Domenico Maceri

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