Siria: Save the Children

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Siria: Save the Children, insieme ad una rete di organizzazioni internazionali
lancia l’iniziativa globale “No Lost Generation” per raccoglirere un milione di
dollari e fornire istruzione, proteggere dallo sfruttamento, l’abuso e la violenza,
e l’assistenza psicologica ai bambini siriani  
L’Organizzazione insieme ad UNICEF, UNHCR, World Vision ed altre ong chiede ai
Governi, alle ONG e all’opinione pubblica di diventare “campioni” dell’infanzia in
Siria e sostenere gli sforzi tesi a proteggere un’intera generazione da una vita di
disperazione e da un futuro privo di ogni opportunità 
www.championthechildrenofsyria.org, #childrenofsyria
Un’iniziativa globale dal nome “No lost Generation”per raccogliere 1 milione di
dollari: questo l’invito lanciato oggi da alcune delle più grandi organizzazioni
umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite come Save the Children, Unicef, UNHCR,
World Vision e altre Ong per chiedere ai Governi e all’opinione pubblica mondiale di
concentrare i propri sforzi e gli interventi a favore dell’infanzia siriana,
strappandola alla miseria, all’isolamento e ai continui traumi che hanno annullato
le speranze di un’intera generazione. Un’iniziativa che vuole trasferire tutta la
sua urgenza attraverso varie azioni, come un obiettivo di raccolta fondi importante,
il coinvolgimento della rete sotto l’hashtag #childrenofsyria per il “reclutamento”
di influencers e donatori privati, un sito dedicato
(www.championthechildrenofsyria.org) per raccontare le storie dei bambini vittime
del conflitto e illustrare al mondo come gli interventi per l’infanzia siriana
rappresentino un investimento fondamentale non solo a favore delle piccole vittime
del conflitto, ma per il futuro stesso dell’intero Paese. 
Più di un milione di rifugiati siriani infatti sono bambini, dei quali oltre 425.000
hanno meno di cinque anni. La maggior parte di questi piccoli rifugiati sono
scappati verso il Libano, la Giordania, la Turchia, l’Egitto e l’Iraq. Circa 8.000
bambini sono stati identificati come soli, separati dalle loro famiglie. All’interno
del perimetro siriano, la situazione per gli oltre 3 milioni di bambini sfollati è
ancora più disastrosa. 
 “Siamo prossimi ad un ennesimo amaro anniversario del conflitto siriano, non
possiamo più stare assistere inerti alla scomparsa di un’intera generazione”
dichiara Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. “Per quasi 3 anni,
i bambini della Siria sono state le vittime più vulnerabili del conflitto, hanno
assistito all’assassinio delle loro famiglie e dei propri cari, alla distruzione
delle loro scuole e all’erosione di ogni speranza. L’infanzia siriana è diventata
vulnerabile anche alle peggiori tipologie di sfruttamento incluso il lavoro
minorile, i matrimoni precoci e l’arruolamento nei gruppi e nelle forze armate.”
Il milione di dollari che le Organizzazioni si impegnano a raccogliere servirà a
finanziare l’accesso all’educazione per i minori siriani, oltre a sostenere
fondamentali interventi di protezione contro lo sfruttamento, l’abuso e la violenza,
e l’assistenza psicologica ai bambini gravemente colpiti dai traumi della guerra.
Verranno pertanto rafforzati i sistemi di protezione per l’infanzia a livello
nazionale e di comunità, per rispondere ai bisogni di delle bambine, dei bambini e
delle famiglie ad alto rischio di abuso, abbandono, sfruttamento e violenza.
L’iniziativa accrescerà inoltre l’accesso ad un’educazione di qualità per i bambini
rifugiati che sono scappati dalla Siria e anche per quelli rimasti nel Paese.
L’iniziativa “No Lost Generation” assicurerà un’educazione terapeutica e il supporto
psicologico attraverso attività extra-scolastiche rivolte a bambini in età
pre-scolare e anche ai minori che hanno terminato gli studi. La maggior parte dei
fondi per l’iniziativa “No Lost Generation” attinge da due appelli già in essere: il
Piano di Risposta Regionale rivolto ai bisogni dei bambini siriani rifugiati e il
Piano di Risposta per l’Assistenza Umanitaria in Siria, che risponde ai bisogni dei
bambini siriani dislocati all’interno del Paese. 
 Nell’intera regione, lo staff di Save the Children finora ha aiutato oltre 600.000
bambini rifugiati e loro familiari, tra cui 230.000 persone tra bambini e famiglie
all’interno dei confini siriani con cibo, acqua potabile, cure mediche e rifugi.
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