Una direttiva per le piccole e medie imprese

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Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 novembre 2009, interesserà circa 6 milioni di imprese, società, cooperative e ditte individuali, che raccolgono circa 9 milioni di occupati e si prevede che abbia un impatto aggiuntivo sul Pil valutabile nello 0,3% annuo e un potenziale di aumento di occupazione di 10 mila unità l’anno. Nei corso del citato Consiglio dei Ministri, il Presidente Berlusconi ha illustrato la direttiva che dà attuazione ai principi previsti dalla Comunicazione della Commissione dell’Unione europea, il cosiddetto “Small Business Act” per l’Europa, che intende migliorare l’approccio politico e orientare proposte per le numerosissime piccole e medie imprese, in Italia e in tutto il territorio in europeo. Queste, in sintesi, le iniziative previste: – istituzione di una legge annuale sulle Piccole e medie imprese; – riduzione significativa degli oneri amministrativi che gravano sulle aziende; – sportello unico e telematizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione; – rafforzamento del Fondo di Garanzia e creazione di nuovi strumenti finanziari per il credito e la capitalizzazione delle piccole imprese. Ed ancora: -programmi di sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione; – norme che favoriscano la partecipazione delle Pmi agli incentivi statali e regionali attraverso l’utilizzo del “Contratto di rete” istituito dalla Legge Sviluppo; – valutazione dell’impatto economico di leggi e regolamenti sulle Pmi; – misure per favorire l’accesso delle Pmi agli appalti pubblici. La direttiva passa ora all’esame della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali per arrivare poi alla definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri.

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