La scure di Europol sulla propaganda jihadista

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Siti oscurati, account cancellati, server bloccati: la lotta al terrorismo corre anche sul web. Oltre 25.000, tra post propagandistici e video inneggianti alla jihad, i contenuti di cui Europol ha ordinato la rimozione solo negli ultimi giorni: 12 paesi e 9 provider coinvolti, a condurla sono stati gli uffici dell’antiterrorismo belga, affiancati dalla Procura federale belga e dalla polizia delle Fiandre orientali.

“L’offensiva jihadista corre anche sul web”

“Oltre alle azioni militari sul campo in Siria e in Iraq e agli attacchi sul territorio europeo – ha detto il portavoce della Procura federale belga, Eric Van der Sypt – il sedicente Stato Islamico conduce anche un’imponente offensiva sul web, nella forma di una propaganda coordinata dal suo network”.

Siti oscurati, account cancellati, server bloccati: la lotta al terrorismo corre anche sul web. Oltre 25.000, tra post propagandistici e video inneggianti alla jihad, i contenuti di cui Europol ha ordinato la rimozione solo negli ultimi giorni. I dettagli dell’operazione in questo comunicato stampa: 12 paesi e 9 provider coinvolti, a condurla sono stati gli uffici dell’antiterrorismo belga, affiancati dalla Procura federale belga e dalla polizia delle Fiandre orientali.

“L’offensiva jihadista corre anche sul web”

“Oltre alle azioni militari sul campo in Siria e in Iraq e agli attacchi sul territorio europeo – ha detto il portavoce della Procura federale belga, Eric Van der Sypt – il sedicente Stato Islamico conduce anche un’imponente offensiva sul web, nella forma di una propaganda coordinata dal suo network”.

Telegram la piattaforma preferita dalla propaganda jihadista

Piattaforma regina per la propaganda jihadista, la chat criptata Telegram che – al pari di giganti come Google, Twitter e Instagram – ha cooperato con autoritĂ  belghe e di altri 10 paesi. Salutata da Europol come “colpo senza precedenti”, l’operazione ha portato anche all’arresto di una delle sospette menti della strategia comunicativa dell’ISIS. Sempre Europol specifica poi che proprio con Telegram collaborava da un anno e mezzo per smantellare la rete propagandistica jihadista.

 

 

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