Napolitano a Berlusconi: “Non sono di parte”

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PresidenteNapolitanoIl Presidente Giorgio Napolitano ha replicato alle critiche degli ultimi giorni rivoltegli da Silvio Berlusconi. Lo ha fatto nel corso della Conferenza dei Prefetti.
“Da anni non sono uomo di parte politica. Tredici anni fa, quando diventai ministro dell’Interno, ero determinato a svolgere l’incarico come uomo delle istituzioni e non di una parte”.
Poi ha chiesto che “i contrasti politici sulla sicurezza non impediscano uno sforzo di discussione oggettiva”. Inoltre ha anche auspicato alcune e decisive “modifiche costituzionali per dare coerenza alla svolta del federalismo”.

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1 Commento

  1. Ricordate cosa cantava Fabrizio De André? “Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge”. Quando un giudice emette una sentenza sgradita al Governo si può facilmente mutare la legge sulla base della quale la sentenza è stata emessa. Come? Semplice, con una legge (o un decreto-legge) che, introducendo una (finta) norma d’interpretazione autentica, faccia dire alla legge anteriore, sulla base della quale la sentenza è stata emessa, ciò che più conviene all’amministrazione soccombente in giudizio. E ciò al fine di ottenere ragione nella successiva fase processuale. D’altro canto, fu proprio per evitare interventi invasivi come questi che venne approvata la Costituzione. Un documento normativo che riconosce e pone al di sopra di tutti, anche del legislatore, alcuni principi fondamentali (tra cui, soprattutto, l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e le libertà inviolabili dell’uomo), principi che non possono essere calpestati da nessuno, in alcun modo. Nemmeno con una legge.

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