Thyssen, condanna per omicidio volontario, 16 anni e mezzo all’AD

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La Corte di Assise di Torino ha riconosciuto l’omicidio volontario con dolo eventuale per i sette morti del rogo alla Thyssen.
L’amministratore delegato, Herald Espenhahn, è stato condannato a 16 anni e mezzo di reclusione come richiesto dalla pubblica accusa.

“Questa è una svolta epocale, non era mai successo che per una vicenda di morti sul lavoro venisse riconosciuto il dolo eventuale” questa la prima dichiarazione del Pm, Raffaele Guariniello, dopo la lettura della sentenza Thyssen, accolta in aula da un applauso. ”Una condanna” ha detto ”non é mai una vittoria o una festa, questa condanna può significare molto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Credo che da oggi in poi” ha concluso “ i lavoratori possano contare molto di più sulla sicurezza e che le imprese possano essere invogliate a fare molto di più per la sicurezza.

“Siamo totalmente insoddisfatti, in particolare per la dichiarazione della subvalenza delle attenuanti al risarcimento del danno, questa è una cosa mai vista prima”. Così Cesare Zaccone, uno dei legali della difesa ha commentato la sentenza di condanna per tutti gli imputati.
Annunciando il ricorso in appello, Zaccone, alla domanda su cosa, secondo lui, abbia portato a una sentenza così dura, ha risposto:
”Voi” indicando i giornalisti “e tutto questo” allargando le braccia indicando l’aula gremita.
”Andremo in appello, ma credo che non otterremo molto di più”.

“La sentenza ha accolto il solido impianto accusatorio e costituisce un rilevante precedente. Essa dimostra peraltro che l’assetto sanzionatorio disponibile è adeguato anche nel caso delle violazioni più gravi”. Lo afferma il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in merito alla sentenza Thyssen.
“Ma la tragedia di Torino” aggiunge in una nota “impone soprattutto una più diffusa ed efficace azione preventiva perché anche la sentenza più rigorosa non può compensare la perdita di vite umane e il grande dolore che ha prodotto”.

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