Da adesso in poi saremo sempre succubi dei poteri forti e della finanza internazionale in nome del “mercato”

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Un lettore ha commentato un articolo di Magdi Cristiano Allam pubblicato su Il Giornale. Ecco cosa scrive il lettore: “Articolo illuminante e di una chiarezza disarmante. Siamo nel baratro sì, ma della democrazia. A questo punto abbiamo dimostrato che quello che vuole “il mercato” noi lo faremo pedestremente, qualunque cosa ci chiederà noi piegheremo la testa e lo faremo, in nome di una paura che questo “mercato” ci possa far male. Da adesso in poi saremo sempre succubi dei poteri forti e della finanza internazionale in nome del mercato”.

Come dargli torto ed ecco la prova provata: “In questo momento è di fondamentale importanza che le autorità italiane approvino il pacchetto di misure nel weekend per mandare un segnale ai partner internazionali e ai mercati”. La sollecitazione arriva da un portavoce della Commissione europea. La Commissione “sarà a fianco dell’Italia” nell’attuazione delle riforme e la terrà “d’occhio” per valutare se ulteriori provvedimenti “saranno necessari”. Il presidente del Consiglio Ue,Van Rompuy, incontrarà oggi, prima il Presidente Napolitano, poi il premier Berlusconi.

Prima Napolitano? E perchè? Siamo forse entrati un una Repubblica Presidenziale e non più parlamentare?
Sveglia popolo sovrano! C’è il rischio di perdere la nostra libertà che vale molto di più di un default!

Riccardo Cacelli

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1 Commento

  1. Le analisi recenti di alcuni economisti ed intellettuali fuori dal coro sulle vere cause della crisi internazionale, il caso Islanda (che ha rifiutato di pagare il suo debito pubblico) e Grecia (spolpata dai poteri forti) , permettono di fare alcune considerazioni di fondo per tentare di colmare le lacune di una carente informazione dei media sui meccanismi del dramma attuale.
    Le cause della crisi
    -L’avidità insaziabile della finanza dei poteri forti e degli speculatori internazionali espressione di un modello globale degenerato del neocapitalismo liberista (signoraggio ,massonerie del dollaro ecc. di cui nessuno parla )il cui obiettivo finale è quello del controllo del pianeta riducendo le masse a loro pedine .
    -L’asservimento dei governi europei alle loro logiche spietate e ricattarorie .
    -La mancanza di una consapevolezza collettiva dei processi a causa anche di una informazione asservita, superficiale o carente.
    Le conseguenze
    Politiche economiche che producono una gigantesca macelleria sociale perpetrata a danno di interi popoli , la spoliazione dei beni (vedi caso Grecia che sta per svendere addirittura le proprie ricchezze artistiche ecc. ) senza che ciò sia comunque servito a salvare quel paese, l’ulteriore arricchimento di quei poteri a danno dei cittadini, infine i ricatti intollerabili ai governi medesimi…

    Teniamo presente che il crollo delle borse e la paura susseguente viene gestita dall’oligopolio finanziario proprio per spingere i governi ad ulteriori manovre lacrime e sangue con taglio dei diritti dei lavoratori welfare e innalzamenti ingiustificati dell’età pensionabile.
    Uno squallido gioco al massacro che pone tutti noi di fronte ad una svolta drammatica :abbandonare questo modello o avviarsi verso un inesorabile declino costellato di drammi e rivoluzioni prevedibili.
    In tale quadro si colloca la questione Italia.
    I mercati e la finanza stanno attaccando il nostro paese a causa delle ragioni suddette ma anche per la debolezza del fallimentare regime che ci governa ,di un debito altissimo residuo dei governi della prima repubblica .
    Il debito e gli alti interessi costituiscono lo strumento alibi dei poteri forti per tentare di spolpare dopo la Grecia anche il nostro paese.
    Ci sono due vie di uscita:
    1-Non cedere ai suoi ricatti minacciando di non pagare più gli interessi alle banche che lo detengono e che paradossalmente sono state salvate precedentemente dai governi dopo aver provocato la crisi (una doppia beffa , si è detto giustamente come se un ladro dopo averci derubato ci chiedesse anche gli interessi) e costringendoli a mollare la presa e recuperare il primato della politica sulla finanza.
    Bloccare con leggi concordate dei governi europei ogni speculazione ,minacciare di azzerare tutti i debiti.
    Ricordo che questi poteri sono costituiti da pochi uomini con enormi capitali che fanno salire a piacimento o scendere le borse arricchendosi ulteriormente sulla pelle dei popoli.
    2-Pagare il nostro debito colpendo gli evasori fiscali e i beni dei super ricchi senza impoverire le masse e ridurre il diritti dei lavoratori,l’esatto opposto di quel che chiedono Casini e Marcegaglia.
    Ricordo che il 20% di questi soggetti hanno una ricchezza pari al triplo del valore del nostro debito, togliendo loro la metà non li affameremmo certamente anche se l’intervento andrebbe dosato e calibrato . Riducendo o estinguendo completamente il nostro debito toglieremmo ai poteri forti ogni alibi ricattatorio e soprattutto eviteremmo di colpire chi non è responsabile della crisi ridistribuendo nel contempo la ricchezza in modo più equo.
    Queste soluzioni per altro cominciano ad essere prese in considerazione non certo da intellettuali ed economisti “comunisti “ ma anche da molti liberali ravveduti.
    Fare tutto questo presuppone però un governo coraggioso, onesto e capace che sappia dialogare in tal senso anche con gli altri governi europei senza subirne le vessazioni.
    Ovviamente ci sono anche vie intermedie e soluzioni mix tra patrimoniale e ad es . vendita di parte del patrimonio pubblico il cui valore ammonta a piu’ di 1000 miliardi di euro (naturalmente escludendo i beni artistici ,intoccabili ).
    Insomma le soluzioni comncrete per azzerare il debito, alibi di tante balle e ricatti strumentali, ci sarebbero, basta volerlo fare .
    In prospettiva occorrerà naturalmente costruire un nuovo modello economico e sociale e forse qui le idee del vecchio Marx andato in soffitta prematuramente ,potrebbe tornare assai utile e moderno.
    Non vedo alternative se non si vuole condannarsi a continue sanguinose manovre per fare poi comunque la fine della Grecia.
    Proprio l’esempio di quel che è accaduto lì ci deve essere di ammonimento prima che anche l’Italia finisca nel grande trappolone ordito dagli avvoltoi internazionali.
    Chiudo con una osservazione amara: incredibile che i media non informino i cittadini su questi aspetti,ancora piu’ incredibile che i governi Europei si prestino al massacro dei popoli viene da chiedersi se ci sono o ci fanno,perfino una speranza di nuovo come il presidete Obama sembra non rendersi conto di quel che accade o quantomeno sembra costretto a sottostare alle logiche aberranti della finanza.
    INFINE NESSUNO SEMBRA RENDERSI CONTO CHE QUESTO NEOCAPITALISMO MALATO, INQUINATO DA MASSONERIE OCCULTE , E’AL COLLASSO ED OCCORRE CAMBIARE COMPLETAMENTE STRADA METTENDO AL PRIMO POSTO I DIRITTI DEI POPOLI E L’ETICA UMANA DI UNA SOCIETA’ CHE PROVVEDA AD UNA DRASTICA REDISTRIBUZIONE DELLE RICCHEZZE O ANDREMO INCONTRO A DEVASTANTI CRISI E RIVOLUZIONI SANGUINOSE.

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