“Ombrina Mare possibilità di vera crescita per l’Abruzzo. Ma in Abruzzo cresco i contrari” di Riccardo Cacelli

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fresatura-trattore-fucino-4un casLondra – Ombrina Mare. Perchè l’Abruzzo dice no?
In queste ultime settimane una raffica di iniziative rivolte a fermare il progetto della Medoilgas.
Perchè c’è chi dice che sia una raffineria in mare, altri perchè hanno paura dell’inquinamento, altri perchè sostengono che l’Abruzzo diventerebbe polo di estrazione di petrolio e gas, petrolio che deve essere desolforato.

Perchè gli “Impianti estrattivi e processo di desolforazione comportano un grave peggioramento della qualita’di aria, acqua e terreno, che minano il cuore di territorio, ambiente e paesaggio, alla base di un’agricoltura di qualita’e di un turismo in pieno sviluppo“.

Intanto però i giovani abruzzesi lasciano i loro paesi, le loro famiglie, i loro amici, i loro amori ed emigrano non in altre località italiane ma all’estero.

Londra, Barcellona, Berlino, le città più gettonate.

Ogni giorno conosco a Londra sempre di più giovani laureati abruzzesi nelle più svariate discipline che lavorano come lavapiatti nei ristoranti pakistani o indiani o come commessi in gelaterie o negozi di abbigliamento.

Il sapere italiano sta emigrando. La voglia di lavorare sta emigrando. I dati ufficiali non registrano questo fenomeno perchè i giovani non si iscrivono all’Aire (Associazione Italiani Residenti all’Estero) presso il Consolato di appartenenza.

E risultano ancora in carico ai comuni di provenienza.

Invece di proposte ricche di belle parole ma vuote di contenuti… la qualità dell’aria dell’acqua e del terreno, ambiente e paesaggi deturpati e con un’agricoltura di qualità e un turismo in crescita.
Ma quanto sono gli euro in tasca dei giovani?

Quanti giovani laureati lavorano nell’agricoltura o nel turismo 12 mesi all’anno?

Nossignori la crescita significa mettere nelle tasche dei cittadini e dei giovani denaro contante.

Il Presidente Chiodi dovrebbe valutare anche questo aspetto prima di dichiarare guerra ad Ombrina Mare.

Se l’Abruzzo diventasse il polo italiano del petrolio e del gas che male è?

Si tratta di lavoro, si tratta di interesse nazionale, si tratta di essere concreti e realisti e non sognatori.

Se ci sono delle iniziative imprenditoriali, che ben vengano, sono posti di lavoro, sono giovani che non andranno via.

Per questo secondo me Ombrina Mare è un’occasione da non perdere.

Chi la vuol perdere è chi ha un posto di lavoro in un ente pubblico e sicuro di non essere licenziato.

Chi la vuole abita a Londra o Berlino, lavora 14 ore al giorno in uno Starbucks e rischia ogni giorno il posto di lavoro.
Dopo anni di studio, di duro studio.

Riccardo Cacelli
Cacelli Management & Consulting Ltd

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1 Commento

  1. Perchè non fa un confronto con la Basilicata?
    Non c’è nessuno della Basilicata a Londra?
    Dovrebbe anche sapere che nell’industria estrattiva non lavora la manodopera locale se non per mansioni di basso livello.
    Gli abruzzesi studiano anche per lavorare nell’agricoltura, nel turismo e sull’ambiente. Anni di studio, di duro studio. Ce ne sono molti e potrebbero essere molti di più, dovrebbe venire a visitare queste zone. Perchè questi dovrebbero andarsene?
    Cosa ci guadagna l’Abruzzo dal fatto che io ho bloccato una ristrutturazione che avrebbe dato lavoro a una famiglia per qualche mese in attesa dell’esito della richiesta di installare un pozzo a poche centinaia di metri dal fabbricato?
    Un pozzo che – qualora diventasse operativo – lavorerebbe completamente in automatico eliminando però ogni possibilità di sviluppo turistico in questo piccolo paese.
    Un’ultima domanda: a Londra comprerebbero il Montepulciano prodotto in prossimità di pozzi e raffinerie?
    Attendo risposte.

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