Aveva solo due anni il bambino che, secondo un rapporto del New England journal of medicine, si ammalò per primo di ebola in un piccolo villaggio nel sud-est della Guinea Conakry. Il cosiddetto “paziente zero” presentava i classici sintomi della febbre emorragica. Dopo quattro giorni di agonia dovuti a vomito, febbre alta e perdite di sangue, la vittima iniziale della più grave epidemia di ebola nella storia morì il 6 dicembre del 2013. (da “Avvenire”)