Comunità Walser di Macugnaga tra cultura e spettacolo

Evento dedicato al folclore e alla cultura

0
862

Verso la fine degli anni ’70 Macugnaga ebbe un significativo fermento culturale, dovuto, in parte alla consapevolezza dei macugnaghesi che le loro antiche usanze stavano subendo una notevole aggressione da parte del turismo rampante di quegli anni, in parte ai mezzi di comunicazione che inevitabilmente indebolivano quanto fino ad allora i locali avevano conservato e in parte dovuto alla frequentazione di Macugnaga del professor Luigi Zanzi, studioso della cultura Walser che, assieme al professor Enrico Rizzi, negli ultimi quarant’anni seppe rivoluzionare il concetto di Alpi Walser, spostando l’attenzione dal folklore alla cultura. 

Queste particolari congiunzioni fecero si che in quel periodo a Macugnaga nascessero più associazioni alle quali in maniera diversa i macugnaghesi donarono i loro ricordi, le loro forze, il loro entusiasmo e la loro esperienza, consapevoli del delicato ruolo di custodi dell’antica lingua e delle antiche usanze che avevano ereditato e assunto. 

A quelle persone deve andare la gratitudine e la riconoscenza degli odierni macugnaghesi e anche dei frequentatori delle montagne, perché senza la loro sensibilità, consapevolezza del valore delle antiche consuetudini e disponibilità a mettersi in gioco, certamente la cultura Walser sarebbe stata a rischio.

Fu appunto in quel periodo che, stimolati e consigliati da Luigi Zanzi, alcuni macugnaghesi, il 31 maggio del 1998, costituirono il Comitato della Comunità Walser di Macugnaga.

A quel tavolo si presentarono: la “Comunità del Vecchio Tiglio – Alte Lindebaum Gemeinde” per la quale firmarono Vittorio Marone e Marco Lanti,  era presente anche Luigi Zanzi nella sua qualità di Presidente pro tempore dell’associazione, i quali misero a disposizione del Comitato le proprie competenze nell’organizzare convegni storico-scientifici sulla cultura Walser, oltre all’esperienza acquisita nel restauro di monumenti della civiltà Walser di Macugnaga, come il rifacimento della Chiesa Vecchia (XIII sec.) e la ristrutturazione di forni, mulini, fienili. Infine diedero la loro disponibilità a far sì che con la promozione di iniziative culturali l’identità di Macugnaga potesse essere  riconosciuta all’esterno come strettamente legata alla cultura Walser.

Per l’Alte Walserhuus van zer Burfuggu – l’Antica casa Walser di Borca, erano presenti Angelo Basaletti e Carlo Lanti, i quali offrirono al Comitato le doti della loro associazione nell’allestire, potenziare e conservare il museo della civiltà Walser in Macugnaga realizzato appunto a Borca, la loro esperienza nella cura di tutte le iniziative culturali connesse con la vita di tale museo comprese le visite guidate, le mostre e le dimostrazioni specializzate sull’antica cultura materiale della Comunità Walser e ogni attività idonea alla raccolta e alla tutela delle tradizioni Walser quali le testimonianze scritte, orali o oggettuali debitamente registrate e conservate, nonché la catalogazione, la classificazione ed ogni altra illustrazione idonea ad incentivare lo studio della cultura Walser. 

Per il Comune di Macugnaga, che al Comitato aveva aderito con una delibera del 5 maggio 1989 nella quale aveva formulato il proprio consenso a che il Comitato venisse riconosciuto come ente morale regionale, era presente l’assessore Roberto Marone.

Gli scopi del Comitato ebbero da subito una priorità, realizzare una sempre più profonda collaborazione tra i diversi gruppi attivi di Macugnaga, assodato che le associazioni stesse riconoscessero i rispettivi ambiti specifici di attività come distinzione di ciascuna nel rispetto della propria storia. Inoltre, proprio per garantire il suo scopo prioritario di unità e collaborazione, il Comitato ha da subito provveduto affinché anche altre associazioni attive quali i gruppi Walser nell’ambito della Comunità di Macugnaga (ad es.“Gruppo del Costume”), nonché il gruppo promotore del costituendo museo della miniera di Pestarena, avessero la possibilità di essere ammessi nel Comitato stesso con diritti uguali a quelli delle altre associazioni già socie.

Primo presidente fu nominato Angelo Basaletti e da allora e come sempre in queste circostanze le cose si sono evolute, presidenti, sindaci e collaboratori si sono avvicendati fino all’attuale Barbara Zanzi (figlia di Luigi Zanzi e che si laureò in giurisprudenza proprio con una tesi sul contratto di affitto ereditario nella realtà dell’antico popolo walser). Ma lo spirito e gli obbiettivi sono sempre gli stessi.  

Lo testimonia la XXXII edizione della Fiera di San Bernardo iniziata con 10 bancarelle e cresciuta alle attuali 54. Anche il programma culturale della Fiera si è via, via, arricchito. Nel 1990 con l’Insegna di San Bernardo, un riconoscimento a chi per motivi diversi ha onorato la montagna e la sua gente, il cui albo d’oro è davvero un fiore all’occhiello per il Comitato, nel 2000 con l’Estemporanea di scultura su legno alla quale partecipano solitamente una decina di scultori, per arrivare al 2002 quando è stata istituita la “Segale d’Oro”, un premio per i giovani macugnaghesi e non, che hanno deciso di fare della montagna il futuro della loro vita, arricchendola con le loro famiglie e le loro attività. 

Articolo precedenteLa Fiera di San Bernardo; La festa del più antico popolo delle montagne: i Walser
Prossimo articoloLe unità a stato solido SSD

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here