Migranti, ora le traversate avvengono nella Manica: centinaia verso Regno Unito

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Migranti disidratati o semiassiderati, soccorsi su imbarcazioni di fortuna: una scena divenuta ormai tristemente consueta nel Mediterraneo, ma che sempre più spesso si verifica anche nella Manica.

L’ultima volta è accaduto il 24 ottobre, quando la guardia costiera franceseha intercettato due imbarcazioni con a bordo 30 persone. Tra loro c’erano gli Ebrahimi, una copia di curdo-iraniani con tre bambini al seguito, che per la seconda volta stava tentando la traversata per raggiungere dei parenti al di là della manica.

Secondo le autorità francesi, sono 237 dall’inizio dell’anno, i tentativi di raggiungere il regno unito dalla Francia: nel 2018 erano stati 71, mentre appena 12 ne erano stati registrati nel 2017.

nell’ottobre scorso, due cadaveri sono affiorati per la prima volta su una spiaggia francese.

“Più si allontanano dalla costa – spiega il Maresciallo Sébastien, della Brigata nautica di Calais – più il viaggio diventa pericoloso. E il rischio aumenta al passaggio di navi da carico, che creano onde e turbolenze capaci di far capovolgere, almeno metà delle volte, queste piccole imbarcazioni”.

Le barche vengono approntate dai trafficanti in nascondigli molto vicini alla costa, che la polizia si sta impegnando a individuare. Anche il Regno Unito ha stanziato 7 milioni di euro in droni e alta tecnologia da ricerca, pattugliamento e prevenzione, in modo da rendere più efficiente il lavoro della polizia francese.

 

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