Missili iraniani su basi Usa in Iraq: illesi i militari italiani a Erbil

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All’1.20 della notte – la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Qassem Soleimani a Baghdad venerdì scorso – è scattata la vendetta dell’Iran: l’operazione “Soleimani Martire”.

Decine di missili balistici provenienti dall’Iran hanno colpito le basi di Ayn Al-Asad e Erbil, in Iraq.
Ayn Al-Asad ospita 1500 militari americani e della coalizione internazionale anti-Isis.

A Erbil, in particolare, si trova anche il contingente italiano. I soldati italiani sono illesi, si sono rifugiati in un bunker di sicurezza della base. Lo ha confermanto lo Stato Maggiore della Difesa in una nota, aggiungendo che “i mezzi e le infrastrutture in uso al contingente militare italiano non hanno subito danni”.

L’attacco è stato rivendicato immediatamente dalle guardie della Rivoluzione islamica, o Pasdaran.
La feroce vendetta delle Guardie Rivoluzionarie è iniziata“, ha fatto sapere Teheran.

Non ci sono notizie ufficiali, ma da fonti irachene – non confermate – si parla di almeno 80 vittime.

È la prima volta negli ultimi anni che Washington e Teheran si sono attaccati direttamente l’un l’altro, piuttosto che “per procura” nella regione, come avvenuto spesso.

In un comunicato, il Pentagono ha affermato che i missili sono stati lanciati dall’Iran e hanno preso di mira almeno due basi statunitensi che ospitano militari americani.

Secondo un funzionario del Dipartimento della difesa americano, “l’Iran ha lanciato 15 missili, di cui quattro non hanno centrato il bersaglio”.

L’agenzia Farsnews precisa che Teheran ha lanciato i missili di propria produzione ‘Ghiam’ e ‘Fateh’.

Zarif: “Ci difenderemo da qualsiasi aggressione”

Con un post su Twitter, il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha confermato che l’Iran ha lanciato l’attacco missilistico, ma ha aggiunto: “Non cerchiamo l’escalation o la guerra, ma ci difenderemo da qualsiasi aggressione“.

Trump: “Tutto va bene”

Il Presidente americano Donald Trump ha difeso l’assassinio mirato del generale iraniano Qassem Solemaini, affermando che, con la sua morte, gli Stati Uniti hanno “salvato molte vite”.

Su Twitter, dopo l’attacco missilistico di Teheran, Trump ha scritto: “Tutto va bene. Abbiamo l’esercito piu potente del mondo“.

 

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