In giro solo ignoranza, una boccata di sapere contro il coronavirus

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Mala tempora currunt. E non perché c’è il coronavirus, ma perché siamo terrorizzati dal coronavirus. Scopriamo di non essere immortali, di aver bisogno di solidarietà per sopravvivere, non di edonismo e consumismo. Delle cose possiamo fare a meno, ma non delle persone. Sono solo loro che ci possono aiutare a stare su questa terra, non i beni materiali che ora non ci possiamo nemmeno comprare. Abbiamo bisogno di medici, infermieri, volontari che facciano per noi quello che noi mai ci saremmo sognati di fare per loro…

Ciò nonostante chi sta bene professa la filosofia spicciola della dietrologia colpevolizzante: “Fossero state fatte le cose giuste al momento giusto…” Insomma, addosso a Conte. Ossia i disonesti, che sono faziosi e infantili, non vogliono ricordare che tutti quanti abbiamo preso per pazzo il premier quando annunciò le restrizioni.

Non vorrei essere al posto del Presidente del Consiglio ora; e sono certo che nemmeno uno dei nostri politici vorrebbe esserlo. Perché, prima o poi, sarà il capro espiatorio e non voglio pensare come verrà arrostito sul rogo. Anche se le sue misure di segregazione collettiva si dimostreranno utili a far regredire il virus, verrà condannato per la rovina economica italiana.

Del resto già c’è gente che, non lavorando, non ha soldi in tasca per fare la spesa e ci sono aziende che falliranno per aver fermato produzione e vendita. Abbiamo sempre voluto tutto e non siamo capaci di scegliere tra salute e profitto, tra salvare la pellaccia o la pelliccia, perché la capacità di scelta è dote delle persone responsabili delle proprie azioni. No, meglio demandare la responsabilità al governo.

Chi giudica Conte, deve giudicare anche gli italiani irresponsabili: non sono dei minorenni da difendere. Ognuno deve fare la sua parte in una società civile, ma molti non sono cives. Basta sovranismi, paternalismi, fascismi. Basta con chi si erge al di sopra di noi considerandosi superiore e vuole comandarci con la scusa di guidarci.

Non dobbiamo essere sudditi che nella buona sorte si affidano a un padrone padre eterno, mentre nella cattiva gli affibbiano la colpa e lo sgozzano. Questo è un comportamento da servi ignoranti non da uomini liberi che considerano sommi valori il rispetto e l’uguaglianza. Molti in questi giorni stanno morendo di mancanza d’aria, noi che stiamo a casa a non far niente abbiamo l’opportunità di respirare cultura. Leggete, leggete per imparare a guardare avanti e non indietro.

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