Maturità: mancano 1.200 presidenti, molte le defezioni

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A poco più di due settimane dal via mancano circa 1.200 presidenti di Commissione – il 9.9% del totale, che è di quasi 12.900 – per lo svolgimento dell’esame di maturità che si terrà a partire dal prossimo 17 giugno e coinvolgerà 480 mila studenti. Soprattutto al nord, in particolare in Lombardia, le defezioni sono numerose a causa dei timori causati dal Covid e del possibile, mancato rientro di molti docenti originari del sud che nel frattempo hanno lasciato la regione. Il ministero dell’Istruzione proprio per questo sta mettendo a punto una ordinanza ministeriale che fornirà ai Direttori degli Uffici scolastici regionali lo strumento normativo per provvedere alle nomine d’ufficio, anche derogando all’ordinario requisito, per i docenti, di dieci anni di anzianità di ruolo. Come ultima possibilità, potranno essere assegnate più commissioni allo stesso presidente. L’ANP, l’Associazione nazionale presidi, ha richiesto che non si ricorra a questa evenienza, in quanto si aggraverebbe eccessivamente la funzione dei presidenti. Stamane, nel corso di una riunione informativa con il Ministero dell’Istruzione sulla imminente emanazione dell’ordinanza, l’Associazione nazionale presidi ha richiesto che non si ricorra all’evenienza di assegnare più commissioni agli stessi presidenti, in quanto li si aggraverebbe eccessivamente e non si consentirebbe loro di presenziare a tutti i colloqui. Il ministero dell’Istruzione ha anche fatto sapere che i dati sulla partecipazione dei dirigenti scolastici del primo e del secondo ciclo sono del tutto in linea con quelli dello scorso anno.

Ed è sempre di queste ore l’allarme dei dirigenti scolastici e dei sindacati della scuola sulla riapertura delle scuole a settembre. I presidi denunciano “l’impossibilità di gestire in sicurezza la riapertura delle scuole senza che siano prima attuati degli adeguati interventi di sistema”.

La commissione di Garanzia per gli scioperi ha invitato i sindacati dalla scuola a “revocare” lo sciopero indetto per l’8 giugno. In una lettera inviata a Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, il commissario Orsola Razzolini ha evidenziato nella convocazione dello sciopero alcune violazioni: in particolare i mancato rispetti del “termine di preavviso” e della “regola dell’intervallo tra azioni di sciopero”. Il Garante ricorda che una iniziativa di protesta era stata proclamata dai Cobas per il 5 giugno.

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