Berlino, vandalizzate 70 opere in tre gallerie dell’Isola dei Musei

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Ph. Stefano Scibilia (2019)
Almeno 70 opere d’arte e antichi manufatti in tre gallerie dell’Isola dei Musei di Berlino sono state vandalizzate e imbrattate indelebilmente con una sostanza oleosa all’inizio di questo mese. A dare la notizia è stato il quotidiano tedesco “Bild”.
Oggetti tra cui sarcofagi egizi, sculture in pietra e dipinti del XIX secolo conservati presso il Pergamon Museum, l’Alte Nationalgalerie e il Neues Museum hanno subito danni visibili durante l’attacco del 3 ottobre, secondo quanto riferito martedì dal settimanale Die Zeit e dall’emittente Deutschlandfunk.

La notizia dell’attacco è stata tenuta nascosta al pubblico per più di due settimane e dalla Prussian Heritage Foundation, che si occupa della conservazione delle opere presso l’Isola dei Musei, hanno confermato che gli oggetti nelle mostre avevano subito danni abbastanza evidenti. La polizia di Berlino ha dichiarato di aver avviato un’indagine, ma non ha rilasciato dichiarazioni sul motivo su quello che probabilmente risulta essere uno dei più grandi attacchi legati al mondo dell’arte antica in Germania.

Nel 2018 due donne sono state arrestate nella capitale greca Atene dopo aver imbrattato con una sostanza oleosa le mostre del Museo Nazionale di Storia. Le due donne, successivamente identificate come di origine bulgara, hanno detto alla polizia che stavano spruzzando le opere d’arte con olio e mirra “perché la Sacra Scrittura dice che è miracoloso”.

Tuttavia i media tedeschi hanno collegato l’attacco all’Isola dei Musei alle teorie del complotto spinte in questi mesi di pandemia attraverso i canali social dai negazionisti. I sostenitori di QAnon (teoria del complotto di estrema destra) sostengono che la teoria della cospirazione antisemita sta guadagnando terreno in tutto il mondo e a tal proposito una di queste teorie afferma che il Pergamon Museum è il centro della “scena del satanismo globale” perché contiene una ricostruzione dell’antico altare greco di Pergamo.
Secondo le indagini tutt’ora in corso il responsabile dei danni all’Isola dei Musei di Berlino sarebbe Attila Hildmann, un ex chef vegano che è diventato uno dei più noti sostenitori della teoria del complotto QAnon. Il presunto colpevole tra il mese di agosto e quello di settembre ha pubblicato messaggi su Telegram dove affermava che la cancelliera tedesca Angela Merkel stava usando l’altare di Pergamo per “sacrificare vite umane”.
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