Lettera di Claudio Martini al ministro Scajola

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Un incontro urgente su Livorno per le vicenda ex Delphi e la situazione della raffineria Eni; è quanto richiede il presidente Claudio Martini  in una lettera inviata oggi al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola, cui ha fatto seguito un contatto diretto con la segreteria del ministro.
C’è preoccupazione in Regione sull’evoluzione della situazione nella città labronica, ha sottolineato l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, che si è confrontato con il presidente sugli sviluppi delle due vicende.
E di questa preoccupazione è espressione il contenuto della lettera di Martini: «Occorre dar seguito agli impegni per la ex Delphi per la ripresa produttiva e la salvaguardia dell’occupazione, che il Governo si è assunto con il protocollo firmato il 21 dicembre 2007 e con l’accordo siglato l’8 maggio 2008».
Martini sottolinea che Regione ed enti locali hanno nel corso degli anni messo a disposizione dei diversi progetti presentati per l’ex Delphi disponibilità finanziarie importanti, coinvolgendo anche il sistema bancario, per garantire la ripresa produttiva del sito.
«La recente conclusione della procedura in favore del progetto di Fiat per l’acquisizione delle Carrozzerie Bertone, che ha bloccato lo sviluppo del progetto Rossignolo, non ha permesso in questa fase di utilizzare tali risorse, che – sottolinea Martini al ministro Scajola – la Regione Toscana potrà comunque riconfermare nel caso di un’auspicabile riproposizione del progetto».
Nel frattempo la Regione ha garantito e garantirà la cassa integrazione in deroga, che con la prossima firma dell’accordo viene prolungata fino a tutto dicembre 2009.
«in tal senso – afferma Martini – chiediamo al Governo un intervento affinché Livorno non perda la possibilità di riavviare una nuova produzione n el settore della componentistica, ricollocando i 170 lavoratori».
Di seguito Il presidente della Toscana segnala al ministro anche la necessità di una verifica urgente e puntuale sulla situazione della raffineria Eni di Livorno: «Regione ed enti locali richiedono precise garanzie per quanto riguarda il proseguimento dell’attività produttiva, la salvaguardia dell’occupazione e i necessari investimenti, facendo fronte anche alle necessità del territorio ed in particolare dell’area portuale».
Per questo Martini chiede a Scajola di poter discutere urgentemente del problema ad un tavolo con il governo, considerando anche il fatto che Eni è una società a partecipazione statale, e va perciò assicurata la sua responsabilizzazione per il ruolo che esercita nell’area livornese.

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