Diritti venduti: solo 8 milioni su 20 all’emergenza casa

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Ma dove sono finiti i 20 milioni ricavati dalla vendita di superficie dei diritti di superficie della Passeggiata? Finalmente ci sono i dati, uno dietro l’altro, come richiesto da Andrea Palestini, presidente della commissione di controllo sulla Viareggio patrimonio.
Non tutto il denaro, come risaputo, è andato nell’emergenza casa. Scopo principale, come sempre sostenuto dall’ex sindaco Marco Marcucci che l’operazione aveva voluto e difeso fino in fondo. Dei 20 milioni, a fine 2008 quando l’operazione era ormai conclusa, poco più di 8 milioni (come scritto a suo tempo dal “Tirreno”) erano realmente stati impiegati nel far fronte all’emergenza delle emergenze in città: quella della mancanza di abitazioni, a prezzi ragionevoli, sul libero mercato. E dei conseguenti sfratti che ne derivano.
Il resto (come riportato nella tabella in questa pagina, alla quale vanno aggiunti 500mila euro di compensi per legali) era servito a far fronte a vari “buchi” di società partecipate (Sea, la stessa Viareggio patrimonio e la Versilia congressi) per somme venute a mancare a causa di mancati pagamenti, del contenzioso con Gaia, o di scoperto di conto (nel caso del Centro congressi).
Denaro in parte rientrato – come spiega, dati alla mano, Andrea Palestini – o in fase di rientro al punto da costituire aperture di credito nei confronti delle banche che hanno concesso anticipi.
Al 30 novembre 2009 la cifra in questione ammontava a 2 milioni e 374594 euro e di questi 2 milioni e 367573 euro sono stati utilizzati per lo scopo principale. Destinati ai lavori per l’emergenza abitativa al Forcone, al Tabarracci, sulle stesse abitazioni acquistate ai tempi dell’operazione Passeggiata. «È giusto precisare – sottolinea Palestini – che è vero che si tratta di somme destinate a rientrare. Ma non con la certezza che questo avvenga».
Nel mentre, l’assessore Vittorio Fantoni annuncia un’altra operazione. Questa volta da condurre con i finanziamenti comunali destinati a pagare le pensioni che ospitano chi è senza casa: un bando, aperto alle sole agenzie immobiliari (di cui Fantoni è collega), per offrire al Comune appartamenti in affitto da destinare a chi oggi è alloggiato nelle costosissime pensioni. Senza pagare alle stesse agenzie, precisa Fantoni, «la commissione». Che sarà a carico di chi ha posto in affitto l’immobile.
Forse, però, sarebbe prima necessario avere i regolamenti dell’emergenza abitativa e degli affitti calmierati che – di amministrazione in amministrazione – sembrano la tela di Penelope.

Donatella Francesconi, da “Il Tirreno”, 10 gennaio 2010

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