Il Coisp manifesta al Viminale e chiede le dimissioni di Maroni

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Con un grande striscione esposto davanti al palazzo del Viminale, i poliziotti del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, hanno chiesto le dimissioni del Ministro dell’Interno Maroni. E’ stato un “assalto” in piena regola, pacifico ma rumoroso, quello messo in atto questa mattina dal COISP, che ha portato davanti al Palazzo del Ministero un esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle.        Una manifestazione che ha avuto un successo straordinario, e durante la quale non sono mancati momenti di particolare tensione. “La scritta ‘Ministro dimettiti! Anche tu!’ – dice Maccari, Segretario Generale del COISP – deve avere fatto saltare la brocca a qualche solerte ‘alto papavero’ del Ministero, che è sceso infuriato tra i manifestanti, spintonando e strappando il nostro striscione. Alla fine sono intervenute, del tutto inutilmente, persino alcune Volanti! La calma è tornata con l’intervento del Questore di Roma in persona”. La rabbia e l’indignazione dei poliziotti non è dunque passata inosservata nelle stanze del Ministero, invase dal frastuono di decine di vuvuzelas.                             Con un volantinaggio il COISP ha denunciato “la grave azione del Governo nei confronti della sicurezza del paese e nei riguardi di chi è costretto a mettere a rischio la propria vita per salvare quella degli altri”. I poliziotti pugnalati alle spalle rappresentano il tradimento da parte della maggioranza di Governo nei confronti delle Forze dell’Ordine e dei cittadini: “Invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale – si legge nel volantino distribuito dal COISP – l’attività di Governo del centro-destra è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire poliziotti e magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica.  Tutti zitti, stiamo rubando: questo è il messaggio che si percepisce analizzando l’attività politica degli ultimi mesi. Leggiamo che la ‘privacy’ degli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dalle intercettazioni. Leggiamo che poliziotti e magistrati devono pagare per la violata maestà e poco importa se a farne le spese saranno anche e principalmente i cittadini la cui Sicurezza verrà sempre meno, poco importa se i soggetti nei cui confronti il Governo alza ancora una volta la mannaia sono coloro che muoiono per salvare la vita degli altri, coloro che hanno giurato di far rispettare le leggi dello Stato a prescindere dal ‘colore’ di chi è al Governo. Ci stanno punendo e, ancora una volta, ci stanno accoltellando alle spalle!!!”. “La manovra finanziaria in discussione alla Camera dopo essere già passata al Senato con l’ennesimo voto di fiducia – spiega ancora il COISP – è assolutamente un’offesa alla specificità del lavoro dei poliziotti tanto propagandata da questo Governo. Il trattamento economico, compreso quello accessorio, bloccato per 4 anni (da una media di 6-7.000 ad oltre 10.000 euro in meno per i poliziotti); l’efficacia ai fini esclusivamente giuridici e non anche economici delle progressioni di carriera che interverranno negli anni 2011, 2012 e 2013 (anche qui in media qualche migliaio di euro in meno per i poliziotti); l’appropriazione di tutti gli stanziamenti sinora accantonati per il riordino delle carriere; le penalizzazioni economiche per il trattamento di fine rapporto, la reale possibilità che le ore di lavoro straordinario e tutte le indennità dovute per corrispondere servizi particolari non vengano pagate. Ed in cambio di tutto il Governo vorrebbe darci appena 80 milioni di euro per il 2011 ed altrettanti per il 2012, e pretenderebbe pure che diciamo grazie! E’ questa la più vergognosa azione fatta da un Governo contro noi poliziotti, ed il COISP DICE NO! Non citiamo i tagli ai capitoli di spesa necessari per il funzionamento dell’apparato sicurezza, perché da adesso le nostre priorità saranno gli stipendi dei poliziotti e la serenità delle loro famiglie”.
“Il governo sta infliggendo coltellate mortali al Sistema della Sicurezza: senza risorse e senza mezzi, le Forze dell’Ordine non potranno più garantire un adeguato controllo del territorio e quindi la sicurezza dei cittadini, né si potranno fare rispettare efficacemente le Leggi dello Stato”, spiega Franco Maccari.  “Se si è arrivati a questo punto  – conclude il leader del COISP – certamente non è esente da responsabilità il Ministro dell’Interno, che non ha saputo, o peggio non ha voluto, tutelare il personale della Polizia di Stato, né l’intera Sicurezza del Paese che dipende soprattutto dal suo Ministero: per questo abbiamo chiesto le sue immediate dimissioni”.
Le sagome del COISP si sono poi trasferite in Piazza Montecitorio, dove si è svolta la manifestazione unitaria delle organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza-Difesa e dei Vigili del Fuoco, per mostrare anche ai Deputati della Repubblica l’indignazione di tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del Paese, anche a sacrificio della propria vita, ricevendo in cambio dal Governo soltanto umiliazioni e mortificazioni. E’ stato l’ultimo appello dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine ai rappresentanti del Popolo, perché si impegnino a determinare  un’inversione di rotta e il cambio del testo della manovra Finanziaria, per scongiurare la morte del comparto Sicurezza-Difesa.

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