La riforma dell’Enit è oggi operativa

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Il Pei (acronimo di “Progetto Euromediterraneo per l’Italia) si è impegnato fino allo sfinimento per la riforma dell’Enit che oggi, possiamo dirlo, è operativa. “Fatene buon uso”, dice il coordinatore politico del Pei, Carlo Bensa. Che così ha continuato: “Invitiamo pertanto le associazioni di categoria presenti sul territorio della terza isola, delle 600, d’Italia ad essere presenti sullo scenario Internazionale e Nazionale dove oggi invece sono purtroppo assenti. Invitiamo in tal modo la Confcommercio a mettere a punto il progetto, oggi attivo nel Nord Est( la parte del “Paese Italia” più avanzata), all’attivazione della doppia moneta “Arcipelago Scec con l’Euro”, a presentare progetti per raccogliere moneta necessaria a sua volta per “finanziare progetti con le UTYLITY EQUITY”. Per fare questo andate a Caorle in Provincia di Venezia (Sede Generale) a studiare come ci si muove e come ci si organizza, come del resto fa la Confcommercio del Nord Est. Siamo disgustati dal modo in cui la Confesercenti si muove in un percorso di rilievo Costituzionale con aspettative Istituzionali! Dovrebbe cominciare a riflettere che la politica non è materia sua. Ci dovrebbe invece dire innanzitutto come, avendo avuto in passato la presidenza della “Commissione Sviluppo della Comunità, quanti progetti sono stati presentati ?, quanti sono stati approvati?, quanti finanziati?, quanto sviluppo occupazionale questi hanno creato?

Oggi solo il P.E.I (Progetto Euromediterraneo per l’Italia è presente nel quadro internazionale per valorizzare il ruolo della terza isola d’Italia.
Pertanto vi ricordiamo che per questo vi sono già tre appuntamenti in atto e come P.E.I siamo presenti.
Vi sfidiamo a essere presenti all’EXPO del 2015 con progetti seri e “non demenziali”, non fateci fare brutta figura!
Noi come P.E.I ci saremo, voi dovete già da ora “comprare gli spazi.”
L’identità della società in cui viviamo conserva linguaggio, cultura, politica, istituzioni,storia e aspettative.
Gli Spartani si erano battuti contro i Persiani per difendere la loro libertà che consisteva nel non essere schiavi ed affermare la propria”Liberale Autonomia”. Essi erano artefici e padroni del proprio destino, come cittadini, non come “sotto sudditi”, o peggio ancora solo come “ iscritti all’Ufficio Anagrafe”. Ci vogliono fatti concreti; dimostrare attraverso l’assunzione di decisioni responsabili per ristabilire la fiducia verso le aziende che rappresentate, verso la società civile, riguardo all’etica e all’essere presenti nel quadro di grande trasformazione già in atto.

 

 

 

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