Portoferraio, ci si prepara al bicentenario dell’arrivo di Napoleone all’Elba

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La reggia napoleonica dei Mulini così come era esattamente duecento anni fa. La Soprintendenza di Pisa sta lavorando a questo scopo e conta di aprire il museo del centro storico della Città al pubblico, in occasione della prossima Pasqua, quando si faranno le prove generali in vista del bicentenario dello sbarco di Bonaparte sull’Isola. Quindi, fuori la biglietteria dal perimetro dell’edificio dei Mulini e allo studio la possibilità di rilasciare ai visitatori un unico ticket con cui visitare sia le residenze napoleoniche, sia i musei comunali, sia le fortezze. La destinazione delle stanze saranno, poi, così come lo stesso Generale aveva previsto e predisposto. Ritorna, dunque, in auge l’ “architettura napoleonica”, l’impronta del genio impressa alle cose. Questa volta voluta da lui stesso e non suggerita dal suo entourage. Si potranno così rivedere i tendaggi, le stoffe scelte dall’Imperatore, diverse le une dalle altre nelle rispettive sale, le cui pareti erano ricoperte con drappi di seta. «Perché – come ha ammesso il soprintendente – l’edificio dei Mulini era a tutti gli effetti una reggia imperiale». Non solo. Ma anche il “modello Elba”, costituito dal team di lavoro rappresentato da una parte da enti locali, Regione e Soprintendenza e, dall’altra, la Fondazione Cassa di Risparmi, grazie al quale non solo i beni architettonici saranno tutelati, ma anche valorizzati e promossi per una maggiore conoscenza e diffusione, sarà esportato in Toscana e sarà preso come esempio in altre realtà similari della Penisola. E’ quanto emerso nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala della Gran Guardia, indetta dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, in collaborazione con la Soprintendenza di Pisa e il comune di Portoferraio. E’ stata anche l’occasione per ripercorrere le tappe delle numerose proposte avanzate dalla Soprintendenza e realizzate con il contributo della Fondazione, al fine di giungere a una ricostruzione scientificamente più corretta del soggiorno di Napoleone all’Elba.

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