Dal Pei (Progetto Euro Mediterraneo per l’Italia) riceviamo e pubblichiamo

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In vista della costituzione del prossimo governo, il coordinatore del Pei (Progetto Euromediterraneo per l’Italia) Carlo Bensa ha posto l’accento sulle proposte e iniziative avanzate recentemente (ma sono da quasi 20 anni che vengono presentati senza ottenere risultati e riscontri positivi) con disegni di legge depositati in sede parlamentare, Camera e Senato, nelle relative Commissioni Affari Costituzionali, ossia:

Ottobre 1997:

Disegno di legge n° 4.061 sulla “Zona Franca”, ripreso poi nel 2001, 2004, e 2009.

Maggio 2001:

Disegno di legge 7.691 per il  Finanziamento con annessa disponibilità economica, prevista in € 7 milioni, alla Fondazione “Isola d’Elba Sapiens”, costituitasi in una importante assemblea all’Hotel Airone e definita con la Regione Toscana, la Prefettura di Livorno, la Presidenza della Repubblica, a seguito di audizione alla Camera ed al Senato di Bensa Carlo ed una delegazione della Fondazione stessa, dalla quale scaturì, appunto, il disegno di legge summenzionato.

Tale disegno di legge è stato poi ripreso ancora nel 2004 e nel 2009 ed attendiamo la composizione del nuovo Governo per reiterarlo ulteriormente nel 2013.

 3 Maggio 2004 e Giugno 2009:

Dopo la “guerra” e la successiva chiusura del famigerato “impianto di gassificazione” del Buraccio (onere ricaduto “esclusivamente” sulle nostre spalle), abbiamo portato all’attenzione del Parlamento (Camera,Senato e Ministero dell’Ambiente), la proposta di superamento e cancellazione della fallimentare e addirittura dannosa, esperienza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Ricordiamoci bene, pertanto, che non vorremmo ritrovarci , come avvenuto 3 anni fa, quando i giornali di tiratura nazionale misero in evidenza la massiccia presenza degli ungulati e il relativo pericolo, reale pericolo di una emergenza sanitaria ad essi legata. Oggi il rischio è quello di una altrettanto massiccia presenza di mufloni in aree a rischio! Con il nuovo Piano Faunistico l’Atc 10 prenda in seria considerazione quanto sta avvenendo sul territorio ed in base a questo definisca un relativo ed adeguato rapporto con il Pnat.

 

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