Livorno, continua la morìa e lo spiaggiamento sulle isole dell’arcipelago toscano di delfini

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Da cosa può essere causato questo eccezionale fenemeno? 
Il mistero si infittisce e non sembra destinato a una rapida e ragionevole conclusione. 
Le morti dei mammiferi in questo periodo sono advvero tante e 
tutte (almeno apparentemente) senza una giustificazione plausibile. 
Intanto sale a 77 il bilancio degli spiaggiamenti di
esemplari di stenella striata (stenella coeruleoalba) registrato
dalla Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi, creata e coordinata
dai ministeri dell'Ambiente e della Salute. Secondo il rapporto
provvisorio elaborato nei giorni scorsi  dalla Rete, circa il 50%
delle stenelle finora esaminate (12 su 24) è risultato infetto
dal virus del morbillo (dolphin morbillivirus), responsabile in
passato di due gravi epidemie nel Mediterraneo (tra il 1990 e il
1992 e tra il 2006 e il 2008) e di altri episodi analoghi nel
resto del mondo. E' stata anche evidenziata la capacità del virus
di infettare altre specie di mammiferi acquatici.
Inoltre, su circa il 60% degli esemplari esaminati (20 su 32) è
stato isolato il batterio photobacterium damselae, responsabile di
sindromi emolitiche ed emorragiche. Il ruolo di questo agente
nell'anomalia in corso rimane tuttavia ancora da comprendere.
"In generale, tutti gli animali si sono presentati fortemente
infestati da parassiti, indice di un quadro immunitario
compromesso in modo significativo - spiega il ministero
dell'Ambiente in una nota -. Tra le ragioni possibili, oltre al
morbillivirus o altri agenti biologici, anche agenti inquinanti
organici che si accumulano nei tessuti dei cetacei e che possono
alterarne la risposta immunitaria. Si tende comunque a escludere
episodi di tossicità acuta dovuta all'inquinamento, poichè una
circostanza di questo tipo avrebbe danneggiato più specie e tutte
nello stesso momento". Dopo più di un mese dall'inizio dell'anomala morìa di stenelle
lungo le coste del Tirreno - prevalentemente in Toscana, Lazio,
Calabria, Sicilia e Campania - per comprendere meglio la natura di
questo fenomeno dovranno essere fatte nell'arco di un mese altre
analisi i cui esiti saranno confrontati con quelli di altre
ricerche, in particolare con le indagini genetiche per lo studio
di popolazione di stenelle e quelli relativi ai fattori
meteo-marini.
Della Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi marini fanno parte,
tra gli altri, gli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs),
coordinati dall'Izs di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, la Banca
dati spiaggiamenti (Bds) dell'università di Pavia, il Cetaceans
stranding emergency response team (Cert) e le università di
Padova, Siena e Teramo.

 

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