Marciana Marina, la chiesa di santa Chiara restaurata

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Dopo circa otto mesi sono terminati i lavori di restauro della cappella sinistra, che non sono altro che il proseguimento di un progetto di riqualificazione degli interni della Chiesa di Santa Chiara, iniziato ormai da tempo e portato avanti dalla Parrocchia con molti sacrifici ma con grandi risultati. Infatti, gli interventi di restauro all’interno della Chiesa, hanno avuto inizio nel 1998 con il restauro dell’Abside per poi passare nel 2003 al soffitto e alle pareti sopra al cornicione, nel 2013 è stata recuperata la cappella di destra e i due lati dell’aula accanto all’altare maggiore. L’ultimo intervento di restauro, appena concluso ed eseguito dalla ditta Cellini di Firenze sotto l’attenta sorveglianza della Sovrintendenza di Pisa,  ha riguardato appunto l’intera cappella di sinistra, soffitto, pareti e la parete d’ingresso dalla navata principale. Come ogni intervento eseguito fino ad ora all’interno della chiesa, anche quest’ultimo si è  basato sull’attento ritrovamento della pellicola pittorica originale, il preconsolidamento della stessa, la demolizione di tutte le parti d’intonaco deteriorato ed il loro ripristino con intonaci specifici, la pulitura delle superfici, il consolidamento della pellicola pittorica ritrovata, il consolidamento degli intonaci, la stuccatura delle abrasioni, compresa la ricostruzione delle modanature, delle cornici mancanti ed in fine, il restauro pittorico, eseguito rigorosamente con terre ed ossidi naturali in modo da renderlo totalmente reversibile nel tempo. Durante il restauro della cappella, abbiamo potuto constatare che le decorazioni presenti sulle pareti sono più antiche rispetto a quelle del soffitto, caratteristica, questa, riscontrata anche nell’aula principale, dove le decorazioni intorno alle finestre sono più antiche rispetto alle decorazioni presenti sul soffitto in cannicciato. Mentre nella navata principale il soffitto è in cannicciato, all’interno della cappella di sinistra troviamo un soffitto voltato in mattoni. La fase del ritrovamento, la più laboriosa di tutte le lavorazioni eseguite sulle superfici,  ha portato alla luce la pellicola pittorica originale di ogni zona. Grande differenza la si riscontra sugli stucchi della parete frontale della cappella, dove prima vi era un colore grigio scuro a smalto, ora, dopo un lungo e attento ritrovamento eseguito a punta di bisturi per salvaguardare la modanatura delle colonne, dei drappi floreali e del cigno centrale alla decorazione in stucco, si percepisce la materia originaria dello stucco a calce, con le sue trasparenze e velature date dal tempo. La decorazione del soffitto, riporta un gioco di cornici in stucco dalle tonalità molto sfumate per esaltarne le profondità. Al centro di questo si trova l’ovale, che al suo culmine, sempre tramite fasce in stucco in bassorilievo, forma un finto lucernario con al centro una colomba in volo su sfondo di raggera dorata. Ogni zona della chiesa restaurata, riportata al suo stato originale, manda un proprio e chiaro messaggio di storia che si percepisce totalmente nel suo insieme solo entrandovi.

Federico Mazzei

 

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