Santini: «Se non fosse tragico sarebbe comico. La Giunta Rossi faccia il suo dovere, a partire dal dare certezze ai lavoratori»

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«Una riforma cialtrona, il cui unico beneficiario è il Governo, che così si è appuntato sul petto una medaglia di latta, mentre i costi sociali sono scaricati su dipendenti provinciali e i cittadini toscani. La Regione Toscana ha il dovere di dire apertamente e definitivamente come saranno ripartite le competenze, quali saranno le ricadute in termini di erogazione dei servizi fondamentali e quale sorte toccherà ai lavoratori assegnati alle Province, compiendo ogni passo necessario per garantire che a pagare le conseguenze non siano i lavoratori». Così Giovanni Santini, presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annunciando la presentazione di una mozione relativa alla “riforma” delle Province, nello specifico al riparto delle competenze e al futuro del personale ancora oggi in forza alle amministrazioni provinciali. Un atto con un duplice destinatario – Giunta regionale e Governo nazionale – e medesimo fine: l’impegno a far chiarezza su una vicenda che coinvolge e preoccupa direttamente migliaia di persone (e indirettamente l’intera popolazione) e a porre in atto interventi per eliminare i troppi elementi di confusione. «Nel settembre scorso – ricorda Santini – la Regione Toscana ha attivato un Osservatorio regionale per l’attuazione delle legge Delrio. Osservatorio che a due mesi di distanza dalla sua attivazione non si era ancora mai riunito, e sui cui lavori – sempre che ci siano stati – grava una coltre di nebbia. E dire che le parole del sottosegretario Rughetti non lasciano spazi di interpretazione: spetta alla Regione decidere quali competenze mantenere e quali demandare agli altri enti, con risorse umane, strumentali e finanziarie annesse. Vista la situazione di incertezza che regna sarebbe opportuno che la Giunta assolvesse quanto prima ai suoi doveri e facesse chiarezza oltre che sulle competenze, sulla situazione occupazionale dei dipendenti provinciali, indicando quanti di questi passeranno alla Regione e quanti ai comuni, oltre che farsi carico dei timori dei cittadini relativamente ai servizi fondamentali sino ad oggi garantiti dalle Province». Allo stesso tempo la mozione presentata da Forza Italia tira in ballo anche l’artefice primo della riforma, impegnando il Governo nazionale a rivedere gli impegni di spesa per garantire i servizi e il livello occupazionale e modificare il testo della legge per dare piena e soprattutto efficace applicazione alla legge.

 

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