Sequestrata un’area di deposito incontrollato di rifiuti su cui erano ammassati circa 3000 pneumatici fuori uso e materiale da demolizione

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Cosenza – Gli uomini del primo Nucleo della Sezione Reati Ambientali della Polizia Provinciale di Cosenza, nell’ambito dei servizi mirati al controllo, prevenzione e repressione dei reati ambientali, hanno rinvenuto in località Parrida di Crosia, su un’area di circa 10.000 mq, un deposito incontrollato di rifiuti speciali a cielo aperto.
Sul sito erano stati depositati una notevole quantità di pneumatici fuori uso circa 3000 e vi era la presenza di circa 40 mc di rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, abbandonati sul terreno in mezzo alla vegetazione.
Tale situazione faceva presupporre una condotta non occasionale di accumulo di rifiuti sul sito in questione, con un elevato stato di degrado dell’area; inoltre la notevole presenza di detti pneumatici abbandonati in area ove è presente vegetazione, in caso di accidentale combustione degli stessi può essere causa inquinamento atmosferico con grave danno per l’habitat circostante e pregiudizio per la salute pubblica. Inoltre, sull’area è stata accertata la presenza di pascolo di bovini con probabile nocumento alla salute degli stessi ed al loro prodotto.
Allo scopo di impedire che l’abbandono incontrollato dei rifiuti potesse continuare e le conseguenze potessero aggravarsi, si procedeva al sequestro dell’area.   L’ area sequestrata è stata data in custodia giudiziale alla Polizia Municipale di Crosia.
Del sequestro è stata informata la Procura della Repubblica di Castrovillari . Sono attualmente in corso le attività investigative, coordinate dal Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, al fine di risalire agli autori dell’attività illecita.
Il personale della Polizia Provinciale di Cosenza è impegnato quotidianamente nell’attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali, al fine di tutelare il territorio dall’inquinamento e dal deturpamento. Dall’inizio dell’anno sono già tantissime le aree bonificate a seguito di sequestro o segnalazione e le persone denunciate per reati ambientali.

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