A proposito di Scherzetto di Starnone all’Elba

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Il romanzo “Scherzetto”, edito da Einaudi e scritto da Domenico Starnone, si aggiudica la 45esima edizione del premio letterario internazionale ‘Isola d’Elba, Raffaello Brignetti’. Lo scrittore è stato premiato nel corso della cerimonia che si è svolta al centro culturale De Laugier, presentata dal giornalista televisivo, nonché scrittore, Franco Di Mare. Al suo fianco Valeria Altobelli e il cabarettista Demo Mura. Molte le persone che hanno assistito alla serata e hanno gremito il chiostro dell’ex convento francescano. ‘Scherzetto’, dunque, ha prevalso, dopo un duello serrato, sugli altri due finalisti, “Viva il latino” (Garzanti) di Nicola Gardini e “La lettrice scomparsa” (Sellerio) di Fabio Stassi. Dopo aver tentato di vincere il premio Elba nel 2015 con “Lacci” edito sempre da Einaudi (fu finalista insieme con Marco Missiroli che poi risultò vincitore e Carmen Pellegrino), questa volta Starnone ha fatto centro e si porta a Napoli, sua città natale, il premio in denaro (sei mila euro) che era stato messo in palio dal comitato organizzatore del premio, oltre agli omaggi offerti dagli sponsor (Acqua dell’Elba e Locman). Un romanzo, Scherzetto, che si svolge tutto in un interno, in un appartamento di Napoli, dove un nonno burbero che vive a Milano, richiamato dai genitori impegnati in un convegno, si deve occupare di un nipote di 4anni per 72 ore. Ne succedono di tutti i colori. “Lo spazio claustrofobico dell’appartamento – fa notare il giurato Ernesto Ferrero che ha letto al pubblico le motivazioni in base alle quali veniva attribuito il premio Elba – diventa il laboratorio teatrale d’un moderno ‘De Senectute’, che della vecchiaia esplora tutte le fragilità”. Ha aggiunto poi Alberto Brandani, presidente della giuria letteraria: “Starnone continua a scavare nello sfarinamento di una borghesia colta ed invecchiata nei suoi fantasmi e nelle sue incertezze. Con questo autore, uno dei nostri maggiori narratori, si conferma l’alto livello dei vincitori di un premio che Geno Pampaloni volle austero e silente. Austero è rimasto nella discrezione dei suoi giurati, nella sobrietà delle sue manifestazioni esteriori, nella libertà delle riunioni della giuria letteraria. Il silente rimanda alla solitudine che, in tempi di una falsa e superficiale socialità digitale, accompagna il lettore – ha concluso il presidente – nella sua insostituibile funzione di interprete del testo, in senso musicale”. La 45esima edizione è stata caratterizzata dalla partecipazione del campione mondiale di tennis Nicola Pietrangeli e dalla premiazione alla carriera (novità assoluta attribuita a un elbano) riconosciuta a Giorgio Barsotti.

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