Barcellona Pozzo di Gotto, doppia aggressione nella casa circondariale

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Non si arresta il clima di aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, registratasi ieri sera presso la Casa Circondariale “Vittorio Madia” di Barcellona P.G., dove C.M. detenuto italiano presso la sezione “casa lavoro” per scontare una misura di sicurezza di due anni, si è reso protagonista di una duplice aggressione, in due diverse fasi della serata. La prima aggressione si è perpetrata nella sua cella intorno alle 19.30 fingendo un malore, nel tentativo di soccorso inveiva con inaudita violenza contro due assistenti capo della Polizia Penitenziaria.
Un ora dopo circa, reiterava il reato proferendo invettive contro il personale, procurandosi delle ferite con una lametta e minacciando di appiccare il fuoco, bloccato a fatica dagli agenti. Lo comunicano le sigle sindacali di categoria SAPPE ed OSAPP che denunciano l’ennesima azione violenta:
“Ci auguriamo che venga riconosciuto il giusto merito in quanto, in dispregio di qualsiasi pericolo, mettevano a repentaglio la propria vita, pur di riportare alla calma la situazione, trattenendosi anche in servizio nonostante le varie contusioni che successivamente sono state giudicate guaribili con una prognosi rispettivamente di 15 e 10 giorni. Le Organizzazioni Sindacali SAPPE ed OSAPP puntano il dito contro l’Amministrazione Penitenziaria, sia locale che regionale, colpevole di non intraprendere le giuste iniziative in determinati casi, ovvero nei confronti di soggetti che si rendono protagonisti si simili episodi che turbano la sicurezza dell’istituto, oltre alle aggressioni nei confronti del personale. Circostanza che aggrava ancora di più le responsabilità dell’Amministrazione Penitenziaria locale e Regionale, è che il detenuto in questione già in passato si è reso protagonista di altri episodi di aggressione, nonché in altra circostanza, per attuare una protesta, è pure riuscito a salire sopra una garitta posta nelle adiacenze del cortile passeggi”. Le stesse organizzazioni sindacali concludono:
“E’ evidente che molte norme, in Sicilia, non trovano esatta applicazione e conseguenza di ciò sono gli atteggiamenti che certi facinorosi mettono in atto nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, certi della loro impunità. Pertanto chiediamo un immediato allontanamento del detenuto protagonista delle vili aggressioni di ieri sera, nonché di tutti coloro che nel passato, nonostante aver messo in atto azioni di violenza che hanno turbato l’ordine e la sicurezza dell’istituto, si trovano ancora ristretti nella stessa struttura”.

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