Barcellona Pozzo di Gotto, “Cutroni Zodda”: si teme resti il Covid Hospital

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Il post emergenza epidemiologica per il Covid Hospital “Cutroni Zodda” di Barcellona P.G. presenta delle criticità, nonostante la struttura sia rimasta con soli dieci pazienti ricoverati, di cui quattro negativizzati collocati in posti separati in uno dei due piani attualmente occupati dal reparto di Pneumologia. Il problema riguarda proprio questi casi, in quanto la convenzione con una nota clinica privata messinese è stata revocata dall’Asp, ma proprio ieri il direttore sanitario Domenico Sindoni ha diffuso a tutti i presidi ospedalieri la circolare con le procedure di progressivo ripristino delle procedure assistenziali che per il nosocomio barcellonese è in una fase 2 critica, a cui manca la disposizione di chiusura da covid per come è stato concepito, e il rischio già diffuso che l’ospedale rimanga off-limits. Non si esclude infatti che il presidio possa rimanere area covid, poiché l’Asp non indica in quali strutture saranno ripartiti i centri covid previsti da questa procedura che riguarda il trattamento dei positivi che dovranno essere trasferiti in un apposita area o in un ospedale dedicato ai pazienti covid, com’è in atto quello barcellonese. Sul fronte dell’assetto in corso del Covid Hospital, il reparto di Malattie infettive risulta chiuso per la sanificazione dei locali e per la pulizia dei filtri del sistema di climatizzazione degli stessi. Da domani la situazione dovrebbe normalizzarsi ed intanto il direttore medico Paolo Cardia del “Fogliani” di Milazzo, responsabile dei presidi Covid dell’Asp, ha scritto alla direzione del “Cutroni Zodda” ed al coordinatore dell’Uoc di anestesia e rianimazione di Milazzo, da cui dipende l’insufficiente organico dei rianimatori del “Cutroni Zodda”, per conoscere quali dispositivi tecnologici sono stati assegnati alla struttura sanitaria barcellonese. Per la Uil-Fp potrebbe rivelarsi la settimana decisiva per il “Cutroni Zodda”per conoscere se l’ospedale deve essere restituito alla comunità barcellonese e dell’hinterland, e alla degenza no covid, e quali dovranno essere i necessari provvedimenti che rendano il presidio idoneo e funzionale ad affrontare con il reintegro di tutte le unità operative le comuni urgenze.

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