Il pubblico esercizio è un luogo sicuro

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Il pubblico esercizio non è veicolo di contagi. Non è provata alcuna connessione tra la frequentazione di bar e ristoranti, luoghi di convivialità e non di assembramento e diffusione del virus. Non vi è alcuna connessione. L’intera filiera del cibo, tra le più penalizzate dalle restrizioni di ieri e di oggi, ha bisogno di sostegno, credito e garanzie sull’autonomia finanziaria. Ha bisogno di lavorare.
È quanto ha dichiarato, anche a nome del Presidente di Confcommercio Calabria Klaus Algieri, Laura Barbieri dell’omonimo e storico Hotel-Ristorante di Altomonte nella sua qualità di Presidente della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) di Cosenza nonché consigliera nazionale della stessa Federazione, intervenendo questa mattina (martedì 28) nel corso del Tgr Calabria su Rai 3 nell’ambito della finestra Buongiorno Regione, prima di recarsi a Catanzaro dov’è in corso la tappa regionale del sit-in simbolico #siamoaterra promosso da Confcommercio in 24 città italiane.
La nostra categoria – ha aggiunto la presidente Fipe di Cosenza – vive un momento drammatico. In questi mesi, tre dei quali passati con le serrande abbassate, in balia di continui cambiamenti e decreti, il pubblico esercizio si è fatto carico di rendere sicure le proprie strutture e di adeguarsi ai protocolli sanitari, al momento non può sostenere un altro fermo di questo genere.
In piazza Prefettura sono stati allestiti coperti e intonato l’Inno di Mameli. L’iniziativa promossa dalla FIPE oggi in 24 diverse piazze del Paese vuole testimoniare lo stato attuale che vivono le imprese della ristorazione e di tutta la filiera nazionale del cibo.

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